Si lavora a Telegram a pagamento già a novembre, ma solo per versione premium

Una piccola grande rivoluzione per l'app di messaggistica tanto utilizzata

Telegram

INTERAZIONI: 2

In arrivo c’è Telegram a pagamento per tutti quegli utenti che vorranno avere un’esperienza premium con il servizio di messaggistica. Si tratta di una possibilità in più a disposizione di chi non vorrà essere infastidito dai messaggi pubblicitari nelle chat. Lo ha annunciato lo stesso fondatore di Telegram appunto, Pavel Durov, parlando di implementazione possibile già nel mese di novembre.

Perché Telegram a pagamento

Di certo l’idea di Telegram a pagamento è nata a seguito della recente introduzione nei Canali di annunci pubblicitari. Questi ultimi hanno iniziato ad ospitare dei link sponsorizzati (pure opportunamente segnalati) ma solo nel caso di un numero di iscritti superiore a 1000. In pratica si sta cercando di monetizzare soprattutto per sostenere le grosse spese dello sviluppatori per gli strumenti a disposizione di un numero di utenze davvero notevole. Al contrario, nulla è cambiato per le chat singole che hanno continuato ad ospitare solo i contenuti condivisi dai membri.

I lavori per Telegram a pagamento sarebbero già iniziati e proprio per questo motivo e l’arrivo della novità non sarebbe per nulla distante. Per il momento non è dato sapere quanto potrebbe costare il servizio libero da annunci pubblicitari ma, di certo, si tratterà di un contributo minimo e nell’ordine di pochi euro. Aderendo al programma premium, anche nei canali numerosi non si vedranno più gli annunci pubblicitari degli inserzionisti che pure potrebbero aver già dato noia a più di qualcuno.

Saranno i singoli utenti a scegliere se continuare ad accedere ad una versione base di Telegram del tutto gratuita ma con qualche annuncio nei canali numerosi o optare per il servizio premium. Certo, nel caso di utenti che non seguono alcun canale corposo sarebbe un peccato accedere al programma non free, visto che il salto in avanti poi non prevedrebbe poi alcun benefit ulteriore. Almeno questo è quanto sappiamo fino a questo momento, al netto di eventuali comunicazioni ufficiali future.