X Factor 2021, secondo live: le pagelle di Lucia e Michele Monina

Tra i coach siamo in accordo solo sulla sufficienza piena per Mika, sugli altri, la pensiamo diversamente


INTERAZIONI: 169

PAGELLE MICHELE

LUDOVICO TERSIGNI

Diciamolo apertamente, a guardare quel che sta facendo il giovane sostituo di Cattelan, viene da tirare in ballo quanto si disse a suo tempo, cioè quando Cattelan subentrò a Francesco Facchinetti, sì, in RAI era Francesco Facchinetti il presentatore, e cioè che a X Factor il presentatore conta poco o nulla. Non perché a guardare X Factor 2021 si ha l’impressione che tutto fili estremamente bene, liscio come l’olio, ma proprio perché nonostante un cambio della guardia il programma continua a essere estremamente lento e noioso. Lui ce la mette tutta, ma il suo mettercela tutta è davvero poco o niente. Irrilevante.

PS
Il vestito che ostenta, da domatore di tigri del circo, credo che sia un omaggio a Manuel Agnelli,  proseguite nella lettura per credere.

MANUEL AGNELLI 3

Non so se siete mai stati in Iowa. In caso contrario, e credo ci siano davvero poche possibilità che ci siate stati, a meno che non siate grandi appassionati di campi di grano, sappiate che praticamente non c’è nulla da vedere. Nulla a parte il museo di Buffalo Bill, eroe nazionale e di questo specifico stato, divenuto famoso per il suo essere un soldato valoroso, un grande cacciatori di bufali, appunto, e per essere finito, capello in testa, baffi arrotolati sui lati e colt in mano, a girare l’Europa alla guida di un circo che portava il suo nome, non esattamente una fine gloriosa, verrebbe da dire. Ecco, che io sappia Manuel Agnelli non ha fatto la guerra, sicuramente non è un esperto cacciatori di bufali, e in entrambi i casi la faccenda è sicuramente da mettere in una ipotetica lista dei meriti, ma da qualche tempo a questa parte ha deciso di mettersi il naso rosso, tingersi il volto di bianco e, senza voler citare indegnamente Bob Dylan, si è messo alla guida di un circo che porta il suo medesimo nome. Altrimenti non si spiega come sia passato dall’essere quello che ho conosciuto oltre venti anni fa, quando pubblicava per Mondadori in una collana da me curata il libro Il meraviglioso tubetto, raccolta di racconti molto rock, quello eponimo raccontava di come amasse infilarsi un flacone del vidal nel culo, a essere quello che si commuove per chiunque calchi il palco di X Factor, parlando a sproposito di arte e talenti laddove arte e talenti non se ne vedono da sempre. Sentirlo dire che gIANMARIA è “fresco” rasenta il paradossale. Pagliaccesco.

MIKA 6,5

Le sue sono sempre le presentazioni più estrose, e con questo intendo dire che hanno un grado di elaborazione appena sopra il livello delle didascalie dei rotocalchi rosa. Siccome però intorno a lui si tiene il Burning Man Festival, senza però tutte quelle macchine mutoidi e i personaggi coi vestiti pazzeschi, tradotto è il deserto del Nevada, teniamoci stretti le sue parole bizzarre e i suoi occhi sgranati, sempre meglio che niente. Comunque quando ha detto che Le Endrigo sono fastidiosi e molto paraculi l’ho amato, sia messo agli atti.

HELL RATON 4

Essere credibili, in un qualsiasi contesto, è una faccenda che richiede un certo impegno. Esserlo dentro la televisione, dove in teoria si finisce per meriti acquisiti ma di fronte a un pubblico che quei meriti non li conosce, è forse anche più difficile. Tocca dire e fare cose che attestino chi siamo e cosa sappiamo fare. Manuelito, in questo non aiuta né il nome né il nick name, appare impacciato nel dire frasi che per di più ricorrono con una frequenza imbarazzante, sempre quelle, povere e recitate anche male. Forse, la butto lì, dovrebbe continuare a dedicarsi a lavorare sulla musica, dove invece quel che sa fare l’ha dimostrato, ahinoi.

EMMA 2

Emma si offende quando criticano i suoi artisti. E siccome i suoi artisti fanno cagare, e andrebbero criticati assai più di quanto non sia avvenuto con un gIANMARIA, per dire, verrebbe da chiederle che abbia da offendersi, che le sta andando grassa. Il suo esprimersi con un vocabolario di poche parole, spesso usate a caso, non facilita il capire cosa voglia dire, ma credo che il non capire cosa voglia dire sia in fondo l’unico aspetto positivo del sentirla parlare dentro la televisione. L’immagine di lei che a sedici anni gioca a calcio coi cugini, ancora i peli sulle gambe, confesso, mi ha commosso.

LE ENDRIGO 2

Nei giorni scorsi mi sono visto tutti gli speciali presenti su Netflix di Dave Chapelle. Quindi ora avrei delle cose piuttosto precise da dire riguardo a Le Endrigo e a questo loro sottolineare a ogni passaggio il loro essere gay. Solo che io non sono Dave Chapelle, e soprattutto non ho la stessa capacità, poi, di mandare a cagare tutti quelli che correrebbero a darmi dell’omofobo, accusa che, come nel caso di Chapelle, sottolineerebbe come le accuse di omofobia in certi casi sono del tutto fuori fuoco. Nei fatti sono stucchevoli, fastidiosi e musicalmente irrilevanti, quindi perfetti per stare in squadra con Emma, che non perde occasioni per citare, anche a sproposito la comunità LGBTQ+. Se Sorrentino aveva scelto questo brano, nel remix di David Guetta, per indicare l’orrore del Cafonale nel suo La grande bellezza, non oso pensare cosa farebbe di questa orribile versione punkeggiante, Dio mio perdoni. Peccato per Raffaella Carrà, che si sarebbe meritato molto di meglio. Nocivi.

BALTIMORA 6,5

Spinsante, così si chiamava prima che nessuno gli dicesse che un tempo ci fu Tarzan Boy, sa cantare, e sa cantare bene. Anche se nel fare Carmen Consoli sembra voler un po’ troppo mengoneggiare. È stato introdotto da Hell Raton che dice che tutti lo conosciamo come produttore e come interprete, ma non ho capito esattamente a che tutti si stesse rivolgendo, io lo conosco perché è il nipote di un mio conoscente, nato come me in Ancona. Resta comunque valido, anche se temo che al terzo brano di uno che canta così vorrei ricorrere a una qualche droga, possibilmente tagliata col borotalco o l’intonaco, non sia mai che poi sopravviva. Chiudo ringraziandolo sentitamente, sapere che c’è un anconetano che veste peggio di me mi rasserena.

FELLOW 7-

Il sosia alto di Cocciante è uno dei personaggi che più si è fatto notare in queste prime puntate di X Factor 2021. Anche stavolta. Temevo, avendo letto distrattamente le assegnazioni, che gli fosse toccato il capolavoro di Prince, ma invece è la bella canzone di Harry Styles, e devo dire che la porta a casa bene. Introdotto con un discorso delirante da Mika, è comunque riuscito a non scoppiare a ridere, e a non scendere e finirlo a testate, come invece ci si sarebbe serenamente potuti aspettare. Un Rufus Wainwright che prima o poi dovrebbe anche imparare a stare sul palco, unico riferimento all’armadio di Narnia citato da Mika, temo, la gruccia che ha lasciato dentro la camicia e lo ha tenuto impalato per tutto il brano.

PS
Qualcuno gli faccia cambiare il nome, come per tutti i concorrenti solisti, davvero dimenticabile.

MUTONIA 6.5

In questo X Factor ci sono due band che pestano sul rumore. I Mutonia e i Karakaz. Come ho detto l’altra volta, scherzando, a distinguerli il torso nudo del cantante. In realtà anche il fatto che i secondo sono noise e industrial, i primi più hardcore. Manuel si confonde, e regala ai Mutonia una cover dei Nine Inch Nails, che sarebbe stata perfetta per i Karakaz, ma loro non se ne accorgono e la portano a casa alla grande. Finalmente, per altro, Matteo, il cantante torna a mostrarsi per come dovrebbe, a torso nudo, seppur incomprensibilmente vestito da sposa. Monolitici.

VALE LP 0

Viene da tirare in ballo, evidentemente per stanchezza e noia, il professor Barbero e la sua presunta gaffe riguardo le donne che non avrebbero nel proprio DNA aggressività e spavalderia necessarie a farsi valere in questo nostro mondo attuale. Una frase che, non fatemici tornare su, è stata estrapolata male da un discorso, e che comunque era stata detta male già in partenza, in un mondo come il nostro non si può lasciare in balia dei deficienti che si muovono sui social frasi troppo fraintendibili. Viene da tirarlo in ballo, però, quel discorso, perché Vale LP ha una sola caratteristica chiara e smaccata, è arrogante. Il che, stando a quella gaffe, potrebbe essere un pregio, perché solo chi è arrogante si mostra così sicura di sé nell’affrontare un classico, seppur popolare, e solo chi ha una personalità forte può reggere certi confronti. Solo che Vale LP, a parte l’arroganza, non è in grado di reggere proprio una beata fava, a riprova che ha ragione Barbero, arroganza e aggressività non sono pregi, ma difetti, e non andrebbero esibiti in un mondo ideale. Gabriella Ferri con autotune è da giustizia sommaria, un colpo alla nuca e via.

WESTFALIA 3

Ribadisco, loro sono bravi, tecnicamente impeccabili, ma sono assolutamente fuori posto. Come un giocatore di basket che si appresta a fare una pista nera di sci. Hey Ya degli Outkast è comunque un bel sentire, pure in una versione assolutamente poco frizzante, per non dire smorta. Zombieland. Zombieland davanti alla tv, da settimana prossima, come facilmente prevedibile.

ERIO 5

Uno dice, se fai sempre le stesse mosse, pensiamo al calcio, le stesse finte, lo stesso numero da circo, lo stesso tipo di tiro, il cucchiaio di Totti, per dire, il colpo di testa dopo essere rimasto in aria per non so quanti secondi, molti centimetri sopra le teste degli altri di Cristiano Ronaldo, finisci per essere prevedibile, e quindi inefficace. Poi, è ovvio, se sei prevedibile ma salti oltre i due metri, non consentendo ai difensori di marcarti, sarai anche ovvio ma segni.  Erio ha una freccia nella sua faretra, quella voce lì, iperemotiva, acuta, femminea, educata  e ben usata. Ma non è Cristiano Ronaldo che salta sopra gli altri e segna di testa. È bravo, molto, e essere bravo in mezzo a questi scappati di casa potrebbe essere un merito, ma non basta. A questo punto potrebbero fare come con Irama al Festival di Sanremo, mandare una clip della prima esibizione ogni puntata, tanto non si sposta di un millimetro. Prevedibile.

KARAKAZ 6,5

So che se ora dicessi che i Karakaz mi piacciono, per la loro carica di rumore industrial portata su quel palco qualcuno mi chiederebbe ragione del mio criticare i Westfalia. E lo farebbe anche a ragione. Però a me onestamente i Karakaz, che un po’ come quasi tutti i concorrenti in gara quest’anno, dimostrano una sola modalità, nessuno sembra davvero capace di variare e sorprendere, stanno assai simpatici. Poi l’idea di rumorizzare hit urban o pop è roba che Paolo Belli fa da sempre a Ballando con le stelle, certo, ma almeno per qualche secondo mi sono svegliato. Non è poco.

NIKA PARIS 7,5

La favoletta della ragazza straniera sola in terra straniera fa veramente ridere. Lei vince, è la predestinata, coi suoi sedici anni, la sua presenza, la sua ingenuità, la sua voce, e quello stuolo di discografici che ha alle spalle. Mica è un caso che anche i giudici stiano lì sull’attenti. Stavolta abbandona addirittura il francese. Vince. Dopo non dite che non ve l’ho ripetuto allo sfinimento. Ci mettesse un briciolo di anima, oltre la tecnica, ne guadagnerebbe, comunque.

gIANMARIA 2

Stasera ospite del programma c’è Chiello, di cui esteticamente gIANMARIA è la versione clean, fatto che immagino lo abbia messo in ansia. Così non fosse sarebbe da interrogarsi sul perché sia andato a fare i conti con un superclassico come Jenny è pazza di Vasco Rossi, uno che a livello vocale lo sovrasta, checché se ne dica, e che prevede una intensità che il giovane ragazzo veneto non sa neanche dove stia di casa. Il suo inedito ha dominato la classifica interna di X Factor, la settimana scorsa, dimostrando che fare gli adolescenti tristi (cit.) paga sempre, ma se c’è un Dio della musica da qualche parte c’è da augurarsi che oggi fosse sintonizzato su PiazzaPulita, perché altrimenti sarebbero davvero pianti e stridori di denti.

Comunque, scherzi a parte, qui sotto trovate il link della pagina di Kickstarter dove ho lanciato un crowdfunding per pagare una sessione di incontri col logopedista per questo ragazzo, perché va bene tutto, ma mangiarsi metà delle vocali e delle consonanti, se vuoi fare il cantante, potrebbe essere un problema. 

BENGALA FIRE 7

Di tutte le band di questa edizione di X Factor, che in quanto edizione del post esplosione mondiale dei Maneskin ha più band che altro, i Bengala Fire sono probabilmente quelli con più chance di funzionare fuori di qui. Io, per dire, a un loro concerto ci andrei. Amo il suono che viene dal Regno Unito, e loro ne sono imbevuti. Bravi, e suonare i Jam in prima serata è sempre una gran cosa,  quasi un miracolo. Poi, intendiamoci, proprio perché amo il suono che viene dal Regno Unito, so bene che come loro oggi miliardi di altri. Però loro fanno bene questa musica, è innegabile. 

VERSAILLES 3

Arriva per ultimo, quando ormai mi sento stanco come la Gabriella Ferri descritta da Manuel Agnelli, quindi potrei essere più duro di quel che il ragazzo meriterebbe. Ma il fatto che la sola cosa che mi incuriosisce è sapere se arriverà coi capelli blu o rosa la dice lunga sulla noia profonda che il mix tra grunge e trap, con tanto di autotune. induce in me e nei pochi neuroni che tanta bruttura lascia sopravvivere. Che i Linea 77, siano emozionati perché una loro canzone finisce a X Factor, e che nel dichiararlo usino il verbo spaccare dimostra che a volte è meglio non riporre troppa fiducia in quelli che riteniamo artisti, spesso sono molto meno profondi di quel che pensiamo. Va giustamente in nomination. Io lo avrei anche mandato a casa. Uno in meno e tutti a nanna prima.

CHIELLO 2

A casa dei miei nonni paterni, ricordo, sopra la televisione c’era una lucetta. Così, appoggiata sopra un centrino, come fosse una luce perenne di quelle che si trovano al cimitero, sulle lapidi. Niente di macabro. Un tempo si credeva che fosse necessario un accorgimento del genere per evitare non so che pericolo, immagino legato alle radiazioni della televisione. Io ho una di quelle televisioni che usano adesso, ultrapiatte. E sopra non ho ovviamente nulla. Sotto la televisione ho però un mobiletto che ospita decoder a ammennicoli vari. Tra questi un diffusore di essenze di quelli che quando sono accesi cambiano colore, diffondendo essenze per la stanza. Bene, sentendo Chiello, vuoi la sciatteria della sua voce, vuoi per la bruttezza delle sue canzoni, vuoi perché in fondo mi voglio ancora bene, sono corso verso il diffusore di essenze e mi sono scolato il contenuto, sperando in una sorta di stordimento che, ahimé, non è arrivato. La prossima volta provo direttamente con l’eroina.

PS

Lucia, mia figlia, la titolare dell’altra metà di queste pagelle, quella che incensate per insultare me, canticchia tutto il tempo della sua esibizione, lamentando che non ha fatto “Acqua salata”. La vedo e vedo il fallimento di una generazione.

PAGELLE LUCIA

LUDOVICO TERSIGNI 7

Confermo la teoria della scorsa volta, sta facendo un ottimo lavoro, è simpatico, ha sempre la battuta e il commento pronto, è sorridente ed energico, non è un morto in piedi e ha una buona presenza. Per l’età che ha e la portata della diretta sono davvero sorpresa, pessimo l’outfit.

MANUEL AGNELLI 6

Niente di che, il minimo indispensabile, ma ancora sopportabile, tema il progredire del programma faccia progredire anche la sua vena arrogante e polemica che a mala pena sopporto. Mi sono trovata d’accordo con lui su alcuni pareri ma trovo stia facendo un pessimo lavoro con i suoi concorrenti e spero se ne renda conto prima che sia troppo tardi.

MIKA 6.5

Un pelino più energico rispetto alla scorsa volta, ma a parte gli abiti colorati l’ho trovato ancora un po’ spento, ma Mika che ti succede? Dov’è la tua frizzantezza, la tua energia e vitalità, che eri l’unico a apportare qualcosa di positivo in questo programma e vederlo così rende più pesante la puntata, di quanto già non sia, questa edizione soporifera, peggio delle mie lezioni di storia del liceo.

HELL RATON 4

A parte flexare il suo lavoro da discografico e i suoi contatti, non ha fatto altro. E a me non è piaciuto, ma minimamente, e come la scorsa volta ho trovato non abbia portato nulla di positivo o utile alla puntata, niente di istruttivo o simpatico, come se non ci fosse, poteva tornare pure a casa.

EMMA MARRONE 4

È finito tutto dopo il primo episodio, è tornato il suo vero carattere odioso e antipatico, pronta sempre a fare la paracula, cosa che cerca di nascondere dei Le Endrigo, perché si vede li accomuna come cosa. Per me doveva uscire dal programma anni fa (in realtà c’è solo da due anni, ma è talmente pesante che sembra una vita) e spero questo sia l’ultima edizione, anche se te mo di no.

Pessima tutta la serata.

LE ENDRIGO 4

Non mi erano piaciuti la scorsa volta, ma pensavo fosse un problema della canzone o di qualche stonatura dovuta all’ansia da prima serata, ma non è stato così e sta sera l’ho notato. E anche i giudici li ho trovati d’accordo con me. Emma ha provato a difenderli in ogni modo, ma loro evidentemente non funzionano nel complesso. In più la cover di oggi mi è sembrata un vero insulto a Raffaella Carrà, che si sentirebbe profondamente insultata dalla loro rivisitazione.

BALTIMORA 6.5

Lui ha davvero una bella voce e la sa usare e lo ha dimostrato queste due performance. Peccato l’utilizzo del vibrato in alcuni punti della canzone, che secondo me lo hanno fatto spiccare meno. Questa non era una canzone semplicissima, ma secondo me non lo ha aiutato ad uscirne al meglio, quindi mi aspetto degli ulteriori miglioramenti, perché la voce ce l’ha.

FELLOW 8

Lui ha una voce incredibile e una bella presenza scenica e come ha detto Manuel Agnelli ne è consapevole e lo sa sfruttare e oggi ha fatto una performance incredibile di una canzone difficilissima.

Con il solo utilizzo della voce e del suo portamento è riuscito a trasmettere tantissimo ed essere molto espressivo ed emozionante. Decisamente un dei migliori a livello vocale.

MUTONIA 7

La canzone incredibile e mi sono piaciuti più della scorsa volta, li trovo più sotto la loro chiave in questo stile, ma come Mika e Manuelito non ho compreso il senso del vestito da sposa senza poi utilizzarlo, non doveva per forza dargli fuoco, come ha proposto Hell Raton, anche se sarebbe stata una bella idea, ma poteva fare più scena, più spettacolo, perché così è stato un lavoro a metà, che poteva essere sfruttato meglio.

VALE LP 4

Totalmente in disaccordo con i giudici, oggi sia stata pessima, non penso siano questi i suoi panni e non penso sia stata strepitosa o espressiva, ma oltre ad aver stonato, sembrava uno di quegli spettacoli da fiera di paese, anzi, a volte in quelle occasioni si sente di meglio. E’ vero che in Italia, in quanto donna, a cantare in dialetto, di giovane, potrebbe essere l’unica, purtroppo però, che lei non lo sappia fare e oggi ce lo ha ampiamente mostrato.

WESTFALIA 7

Non comprendo come i giudici possano esaltare altri concorrenti più stonati e meno originali, rispetto all’accanimento che ho notato nei loro confronti, che per me hanno una forza personalità, già solo per via

del loro timbro e delle loro reinterpretazioni dei pezzi, per l’affinità di gruppo e lo stile che si rispecchia sia dai vestiti che dalla voce. A me piacciono e li trovo bravi e anche il brano di oggi mi è piaciuto molto. Mi spiace che anche al pubblico di casa non piacciano e siano ultimi nelle classifiche di Spotify, perché meriterebbero di più rispetto a una ipotetica Vale LP.

ERIO 6

Erio è un personaggio che non ho ben identificato ancora, e a cui non sono riuscita bene a dare un parere coerente, ha un a bella voce e si sente, oggi si è notato ancora di più in questa canzone, ma Manuel Agnelli non lo sta minimamente aiutando, anzi, questi brani non lo esaltano, lui ha avuto un buon riscontro dal pubblico su Spotify, ma secondo me lui non da il massimo di sé con il suo talento e i brani scelti non aiutano.

KARAKAZ 6

Ni. Né no, né sì. Non mi sono dispiaciuti, il pezzo era buono e cantato bene, la voce era bella e il gruppo assieme funziona, ma come ho accennato la scorsa volta non mi danno nulla, non mi trasmettono niente di che, né carne né pesce. Manca il sale e a me così non va.

NIKA PARIS 7

Brava, come la scorsa volta, voce impeccabile e bella presenza, nulla da dire. Ma speravo qualcosa in più questa volta, uno scatto, perché questo lo sa fare, non abbiamo dubbi, ma poi? Cos’altro ci può dimostrare? Sarebbe bello vederla messa difronte a una prova, a un qualcosa di totalmente diverso. Perché per ora è tutto bello, ma alla lunga stanca.

gIANMARIA 4

Lui mi sta simpatico, mi sembra una persona davvero dolce e persa, ma per me è no. Oltre alla cadenza troppo troppo forte, soggettivamente parlando, a mio gusto personale, ho poi trovato questa scelta troppo rischiosa, lo ha messo ancora di più in difficoltà.

BENGALA FIRE 6

Questa settimana mi sono piaciuti di più rispetto alla scorsa volta, la pronuncia si sentiva meno, ma ancora una volta non mi hanno soddisfatta abbastanza e non sono sicuramente un gruppo che mi ascolterei in radio o nelle cuffie, quindi non ce li vedo fuori da qui.

VERSAILLES 5

Questo giro non mi è piaciuto, sarà stata la canzone, ma a me non ha trasmesso nulla. Non capisco il senso logico di questo percorso, ma voglio vedere dove vuole andare a parare e la crescita personale dell’artista, perché la scorsa puntata l’ho trovato più interessante e potente, ma avrò modo di ricredermi.

Questa canzone e questa versione mi è sembrata debole e poco sua, anche solo esteticamente mi è sembrato meno lui, meno di impatto. Vedremo.