Quali smartphone non supportano WhatsApp dal 1 novembre ma niente panico

Cosa cambia tra una settimana esatta, pochi dispositivi impattati

velocizzare messaggi WhatsApp

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Cosa succede a WhatsApp dal 1 novembre? Come già riportato sulle pagine di OM, diversi smartphone non saranno più compatibili con l’applicazioni di messaggistica esattamente fra una settimana. Per quanto la cosa impatterà si alcuni dispositivi, è pur vero che stiamo parlando di device abbastanza datati che davvero in pochi utilizzano come primi telefoni (al massimo conservano per una questione nostalgica o come alternativa in caso di guasti al telefono principale). Niente panico dunque, ma meglio capire quali saranno i prossimi cambiamenti di scena.

Su quali Android il mancato supporto

Su quali smartphone Android il supporto WhatsApp dal 1 novembre verrà a mancare? I dispositivi interessati, come pure già riferito, sono in pratica solo quelli molto datati, sui quali non c’è stato alcun aggiornamento ulteriore dopo Android 4.0.4 (Ice Cream Sandwich). Questo opzione software è stata lanciata nel lontano ottobre 2011, dunque 10 anni fa. Risulta abbastanza scontato dunque che venga a mancare il supporto proprio per questa tipologia di device. Al contrario, per qualsiasi modello con a bordo Android 4.1 (Jelly Bean) o update superiore, nulla cambierà fra una settimana.

Quali iPhone chiamati in causa

Il supporto WhatsApp dal 1 novembre si conclude per tutti quegli iPhone con a bordo l’aggiornamento iOS 9 e versioni precedenti. Per la cronaca, stiamo parlando dei vecchi melafonini iPhone 4 e iPhone 4S. Tutti i dispositivi Apple, al contrario, con aggiornamento iOS 10 e successivi non avranno invece alcun problema,

L’unica strada in caso di mancato supporto

Nel raro caso in cui manchi il supporto WhatsApp al proprio dispositivo, non ci sono strade alternative per non continuare ad utilizzare l’app di messaggistica nel pieno delle sue funzioni. L’unica strada percorribile sarà quella che prevede il cambio del proprio dispositivo in uno più moderno. Sempre che non si voglia rinunciare proprio a WhatsApp e optare per soluzioni alternative come Telegram, Signal e quant’altro.