Poche speranze di ottenere un risarcimento AstraZeneca con Codacons

Alcuni dettagli a proposito di un'iniziativa che fa molto discutere in questi giorni qui in Italia

risarcimento AstraZeneca

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Si parla da poco meno di tre giorni di un potenziale risarcimento AstraZeneca, richiesto da Codacons per tutti coloro che hanno dato il proprio consenso alla somministrazione della prima dose tra gli Under 60. Salvo poi doversi sottoporre alla seconda dose con altro prodotto dopo le recenti direttive governative. Secondo l’associazione in questione, tanto basta per richiedere un rimborso fino a 10.000 euro. A prescindere dagli effetti che questo salto scaturirà nelle persone.

Perché appare complicato ottenere il risarcimento AstraZeneca con Codacons

Appare molto difficile che l’iniziativa possa avere successo. Occorrerebbe partire dal presupposto che AstraZeneca sia stato al più consigliato agli over 60 e che, ad oggi, le varie autorità europee non abbiano vietato o sconsigliato la somministrazione a chi ha un’età inferiore. Anche il blocco di alcuni mesi fa è stato temporaneo e non ha portato a particolari limitazioni per fasce di età, come emerge dal nostro articolo di allora. Tra l’altro, la richiesta di risarcimento AstraZeneca che arriva da Codacons non mette particolare paletti ai richiedenti.

Ad esempio, fa molto discutere che tra le cause del possibile risarcimento AstraZeneca richiesto da Codacons ci sia quello del “danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane“. Un approccio del genere, dunque, andrebbe a tutelare anche chi non riscontrerà effetti collaterali. Secondo alcuni esperti, si tratta di uno scenario improbabile, a maggior ragione in quest’ultimo caso.

Affinché ci possa essere un risarcimento AstraZeneca, infatti, occorrerebbe dimostrare la correlazione tra il mix di vaccini di cui tanto si parla in questi giorni e quella che nel gergo viene definita “menomazione psicofisica permanente“. Staremo a vedere quali saranno i prossimi passi fatti da Codacons, ma ad oggi 16 giugno tutto appare molto complicato per chi deciderà di andare avanti.