X Factor 2021 abolisce le categorie, cambia conduttore e conferma la giuria: le novità

Tutte le novità di X Factor 2021 dalla giuria al conduttore, alle categorie

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X Factor 2021 abolisce le categorie: è la prima volta in assoluto che succede e quella Italia è la prima edizione al mondo che introduce questa novità.

Le novità dell’edizione 2021 sono state ormai comunicate e riguardano la gestione della gara, senza la classifica suddivisione nelle quattro categorie, ma anche il cambio alla conduzione: Alessandro Cattelan ha lasciato il programma dopo 10 anni di onorata carriera. Al suo posto Ludovico Tersigni, attore romano noto per il suo ruolo nella serie TV Netflix Skam Italia.

Confermata la giuria composta da EmmaHell RatonManuel Agnelli, Mika, già vista nell’edizione 2020. Restano quindi i 4 giudici seduti al tavolo anche se le 4 categorie spariranno e i concorrenti saranno chiamati a disputare i Live in modo diverso.

Non ci sarà dunque la storica suddivisione per categorie di sesso, età e formazione musicale (i singoli e le band) ma i giudici rimarranno alla guide delle squadre, 4 in totale. Saranno però eterogenee, dopo l’addio di Under Uomini, Under Donne, Gruppi e Over.

Questo consentirà di scegliere i 12 finalisti al di là della classificazione nelle singole squadre e, di fatto, non ci sarà più l’obbligo di consentire l’accesso ai Live Show in base alle squadre da riempire. Una scelta più meritocratica, dunque, che potrebbe cambiare le sorti del programma.

Le dichiarazioni dei giudici

Emma Marrone:

Sono davvero molto felice di ricominciare una nuova avventura con tutta la famiglia di X Factor! Non vedo l’ora di riabbracciare i miei colleghi giudici e di parlare di musica fino allo sfinimento come l’anno scorso. E poi sono curiosissima di affrontare questa nuova sfida senza le barriere dei generi. Per questo ringrazio tutti gli autori che sono riusciti a portare a casa questa bella scommessa. Saremo i primi nel mondo a farlo, è giusto così: basta limiti, basta ghettizzarsi, soprattutto nell’arte, quando si è veramente liberi si vivono emozioni ed esperienze molto più profonde, a parer mio“.

Hell Raton:

Il mio intento per questa edizione 3.0 di X Factor è aggiungere, nel rispetto delle regole, un nuovo elemento al mio ruolo di giudice, portare un pezzo del mio immaginario e del mio lavoro per accompagnare i ragazzi nel loro percorso, lavorando – oltre che sul suono e sul repertorio – anche sulla visione. Sarà questa la mia sfida: trovare dei talenti e sperimentare con loro a 360 gradi. Non sarà facile ma voglio provare a lavorare non solo sul 3.0 ma anche in 3D!

Manuel Agnelli:

“Quando un programma, un progetto è così importante è sempre difficile trovare il coraggio e la disponibilità per cambiarlo pensando di poterlo migliorare. Spesso le volontà restano pensieri e parole e si viene tacciati di presunzione o ingenuità. Ci vuole tempo. Nella scorsa edizione si sono viste le prime avvisaglie di un cambiamento che, fra alti e bassi, è iniziato qualche anno fa e che quest’anno andremo ad amplificare ulteriormente. Un talent che diventa definitivamente un contest. Un progetto che si apre non solo a generi musicali poco rappresentati in tv, ma soprattutto ad un approccio nei confronti della musica non per forza condizionato dalle scelte e dalle convenienze del mercato. Meno condizionato, in realtà, anche dalle esigenze della televisione stessa. Perché è cambiata la percezione della gente e quello che in teoria non dovrebbe essere televisivo finalmente lo è diventato. Lo hanno dimostrato ad esempio, l’anno scorso, i Little Pieces of Marmelade e N.A.I.P., che sono arrivati in finale e se la sono pure giocata. Questo è un progetto più contemporaneo, che non insegue più gli eventi ma che li alimenta e talvolta li scova o addirittura, come nel caso dei Maneskin, li genera. Un programma che fa del racconto della musica in televisione il proprio centro. Non è poco in questo momento storico. Il racconto, la trasmissione dell’esperienza servono a tutti e sono più importanti del trovare a tutti i costi l’ennesimo fenomeno. È un esperimento tutto italiano. Perché è qui che abbiamo combattuto per questo. L’abolizione della suddivisione in categorie è una svolta importante, succede solo da noi. Ci permetterà di approfondire i diversi approcci musicali in maniera più netta e più libera dai paletti del format. Ma è solo l’inizio ed è solo uno degli aspetti. È la natura del programma, grazie alle persone che lo compongono e progettano, che cambia sempre di più. Con la giusta velocità e la giusta misura per non fare i situazionisti o i ribelli della domenica, ma in maniera netta. Le persone contano. Più dei format. Sono contento di fare parte di questa piccola rivoluzione e orgoglioso di esserne parte attiva”.

Mika:

“X Factor Italia è espressione musicale e artistica dell’individuo. È uno show che provoca e alimenta la libertà di espressione. Ora più che mai, la rimozione della suddivisione nelle tradizionali categorie non è solo un fantastico passo avanti, ma è anche necessario. Un artista non dovrebbe essere predefinito in base al sesso o all’età. Un artista non deve competere sulla base di queste divisioni, ma sulla forza della propria visione artistica e musicale. Sono così felice che X Factor Italia sia il primo Paese al mondo ad avere il coraggio di farlo”.