Ghali sul conflitto a Gaza: “Proteste in tutto il mondo, e in Italia?”

La nuova esplosione del conflitto israelo-palestinese ha scatenato proteste in importanti città del mondo. Ecco il pensiero di Ghali

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È comparso nelle stories su Instagram, il pensiero di Ghali sul conflitto a Gaza che vede ancora una volta Palestina e Israele coinvolte in uno scontro che non accenna a risolversi.

In queste ore si contano le vittime, gli articoli e le rivendicazioni, con prese di posizione piuttosto polarizzate. Sui social pullulano i post con l’hashtag #FreePalestine dopo una notte di aspri combattimenti tra Israele e Hamas sulla Striscia di Gaza. Anche l’ONU in una nota ha condannato le violenze e in Italia la classe politica sta esprimendo il proprio pensiero a colpi di tweet.

Tra gli artisti Ghali, che in più occasioni si esprime contro razzismo, violenza, intolleranza e discriminazione, è uno dei primi in Italia ad esternare la sua posizione. Il rapper milanese fa riferimento alle proteste sollevate nel mondo contro il conflitto israelo-palestinese, più precisamente in Giordania, Turchia e Canada. Per questo Ghali invita a fare altrettanto anche in Italia con queste parole:

“Dovremmo protestare anche in Italia. I nostri fratelli stanno morendo. Non devi per forza essere musulmano per supportare”.

Secondo le prime stime si tratta del conflitto più disastroso dopo quello del 2017. Anche la Casa Bianca ha manifestato preoccupazione per l’ennesima esplosione del conflitto. In questa occasione Ghali sottolinea la sua fede musulmana e, come lui stesso scrive, spiega che non c’è bisogno di credere in Allah per appoggiare le proteste.

In altre occasioni Ghali ha difeso l’Islam dal pregiudizio mediatico di alcune testate che, ad ogni attacco dell’Isis, hanno spesso pubblicato titoli in cui si generalizzavano i musulmani. Oggi il rapper invita tutti ad unirsi come è avvenuto nelle città di cui sopra e ad organizzare proteste contro la guerra anche in Italia.

La risposta è sempre nelle stories: l’associazione Cantiere Milano ha organizzato per giovedì 13 maggio alle 17:30 una manifestazione “contro la pulizia etnica ai danni del popolo palestinese in Israele” sotto il nome di (r)Esistiamo. Il desiderio di Ghali sul conflitto a Gaza, dunque, è più che realizzabile.