Gemitaiz risponde alla polizia e ai sindacati che vogliono denunciarlo: “Con i fasci state zitti?”

I sindacati di polizia minacciano di denunciare Gemitaiz. Il rapper rincara la dose: "A Milano 800 fasci per strada", ecco la replica

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Gemitaiz risponde alla polizia e la querelle non si arresta. Il rapper due giorni fa aveva lanciato un’invettiva contro il comportamento delle forze dell’ordine durante il raduno di tifosi dell’Inter in piazza Duomo a Milano a seguito della vittoria dello scudetto.

I sindacati di polizia contro Gemitaiz

Gemitaiz, a tal proposito, contestava il fatto che gli agenti presenti in piazza Duomo non fossero intervenuti, cosa che non avviene – sottolineava il rapper – durante le manifestazioni dei giovani che lottano per i loro diritti. Sull’assembramento in piazza Duomo era intervenuto anche Ermal Meta con una certa indignazione.

Gemitaiz era intervenuto con parole colorite: “Fate schifo al ca**o”. Il suo sfogo non è piaciuto a Stefano Paoloni, Domenico Pianese e Valter Mazzetti, rispettivamente del SAP, del COISP e dell’FSP che in un’intervista rilasciata all’Adnkronos hanno commentato le dichiarazioni del rapper. Paoloni, soprattutto, ha annunciato che prenderà le vie legali:

“Gemitaiz ha perso una buona occasione per stare zitto. Gli uomini e le donne delle forze dell’ordine operano per il rispetto della legalità. Evidentemente rispetto e legalità sono due concetti che non fanno parte del patrimonio culturale di Gemitaiz. Lo denuncerò”.

La manifestazione fascista del 29 aprile

Oggi Gemitaiz risponde alla polizia e il dibattito continua. Il rapper cita il caso della manifestazione tenutasi a Milano alle ore 18 del 29 aprile. I militanti di CasaPound, Forza Nuova e LealtàAzione si erano dati appuntamento in via Paladini per commemorare la morte di Sergio Ramelli, lo studente e attivista del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un militante di Avanguardia Operaia durante un agguato.

Secondo le stime quella sera si contavano 800 neofascisti in assembramento e con il braccio teso per fare il saluto romano e per questo, secondo la legge, si configurava più di un reato.

Gemitaiz risponde alla polizia

“800 fascisti infrangono più di una legge in strada”. Con queste parole Gemitaiz risponde alla polizia nelle stories di Instagram e cita il caso degli 800 fascisti radunati a Milano il 29 aprile.

“Ora sono impegnati a denunciare me perché si sono offesi. Quando 800 fasci per strada fanno quello che gli pare però state zitti, vero?”.

La querelle, dunque, continua, e nella giornata di ieri il rapper si era scagliato anche contro un articolo pubblicato su Il Giornale.