Uno di Ermal Meta, il nuovo singolo è un inno alla condivisione

Da Tribù Urbana arriva in radio Uno, il nuovo singolo di Ermal Meta

ermal meta

Ph: Emilio Tini


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Da venerdì 30 aprile sarà in radio Uno di Ermal Meta, il nuovo singolo estratto dall’album Tribù Urbana.

Uno arriva dopo il successo di Un Milione Di Cose Da Dirti, il brano presentato dall’artista al Festival di Sanremo 2021 che ha ottenuto il terzo posto nella classifica generale, medaglia di bronzo sul podio, certificato Oro. Ad Ermal Meta a Sanremo anche il premio per la miglior produzione.

Adesso torna in radio con il nuovo singolo. Uno di Ermal Meta sarà in rotazione da venerdì 30 aprile ma è già disponibile in tutti gli store digitali con l’album Tribù Urbana. Uno è un inno alla gioia della condivisione, corale come può essere un insieme di voci che “dai vicoli di Atene al centro di Dublino, hai visto come sembra un po’ tutto più vicino?” 

Belli, brutti, grassi, magri, ricchi, miseri, sani o ammalati, sazi o affamati: “Visti da lassù siamo tutti uguali”.

C’è chi vorrebbe ribellarsi alla cattiveria, che solo l’animo umano possiede, ma questo cielo lo condividiamo in qualsiasi angolo remoto della Terra. UNO per tutti: da soli non possiamo farcela, tantomeno nell’universo musicale.

Le voci che si sollevano all’unisono in Uno sono quelle del Coro del Dipartimento POP/ROCK del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che impreziosiscono il nuovo brano di Ermal Meta.

Tra i prossimi impegni di Ermal Meta l’esibizione sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma, il prossimo sabato mentre il tour nei palasport – rimandato a causa del perdurare della pandemia – è atteso in autunno.

Testo Uno di Ermal Meta

Dai vicoli di Atene al centro di Dublino
Hai visto come sembra un po’ tutto più vicino?
E noi voliamo sopra le autostrade e le prigioni
Come le voci, le nostre voci
Si accendono milioni di luci
Visti da su siamo tutti uguali
Ti dico sì, anche se fossimo in pericolo, in bilico
Niente panico
E un bambino calcia un pallone oltre il muro
Ci separanoMa il cielo è uno
Il cielo è uno
Uno
Il cielo è uno
Uno
Dagli occhi di una madre a quelli incerti di un soldato
Dal primo bacio al buio al grido di uno stadio
Si accendono milioni di luci
E dentro i bar le televisioni
Le senti o no le nostri mani che sollevano l’aria all’unisono?
Un bambino calcia un pallone oltre il muro
Non ci separano piùIl cielo è uno
Il cielo è uno
Uno
Il cielo è uno
Uno
Siamo tutti qui, ma che spettacolo
Quasi identici non è un miracolo
Tutti liberi
Tutti o nessuno
Il cielo è uno
Siamo tutti qui, ma che spettacolo
Il cielo è uno
Tutti liberi
Tutti o nessuno
Il cielo è uno
Uno
Uno
Il cielo è uno
Il cielo è uno
Uno
Uno
Uno
Uno
Il cielo è uno