Testo di Ortica di Arisa, un testo in napoletano per raccontare l’amore che brucia

L'amore brucia come l'ortica, quando qualcuno esce dalla nostra vita. Ce lo spiega Arisa in Ortica, il nuovo singolo con testo in napoletano

ortica di arisa

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Ortica di Arisa è un’altra prova superata. A questo giro la cantante di Sincerità sblocca il livello del multilanguage e si cimenta nel napoletano per conferire ancora più poesia ad un racconto sullo strazio.

Come aveva già anticipato con l’annuncio, Ortica nasce da un ricordo dell’infanzia: la piccola Arisa era caduta in un cespuglio di ortiche e la sensazione di dolore provata in quel momento è ancora viva nei suoi ricordi. Oggi Rosalba riparte da quel ricordo per declinarlo in una storia d’amore.

L’amore brucia, ci dice Arisa, quando non c’è più. Per scrivere il nuovo singolo ha collaborato col produttore Adriano Pennino. Il risultato è un’opera elegante e intensa, con inserti elettronici dolcissimi e la voce di Rosalba Pippa che, ancora una volta, vince con il suo timbro vellutato e la sua dote naturale di intonazione.

Arisa è reduce della partecipazione al Festival di Sanremo 2021 con Potevi Fare Di Più e nel suo nuovo percorso, per il momento, non è previsto un album. Rosalba tiene a precisare che nel corso del 2021 pubblicherà una serie di singoli che, a seconda delle circostanze, “potrebbero” diventare un album.

Recentemente Arisa si è ritrovata sotto i riflettori del gossip per la sua relazione con Andrea Di Carlo, ma niente ha scalfito la sua passione per la musica: Ortica è l’ennesimo ticket vincente della sua carriera, una prova in lingua napoletana che dimostra che qualsiasi cosa tocchi con la sua voce si trasforma in oro.

Ortica di Arisa è una poesia convertita in musica, lo spazio vuoto lasciato da una persona uscita dalla nostra vita dopo la fine di un amore, quando tutto si trasforma in assenza e ricordi strazianti: poesia, sì, perché non si tratta soltanto di rime e metafore dal momento che la dolcezza e la trascendenza sono presenti anche in ogni nota dell’arrangiamento.

Ortica di Arisa – Testo

Pecché me ritt si
Saglienn a casa mia
Pecchè me ritt amore ti vorrò per sempre
solo a te per sempre
E poi sei andato via
Riciv vita mij
Ma solamente adesso so che era tutt bucia
E c’aggia crer che è finito e punto come passa un mal di testa
Fors stev sul je

Pur stanotte chiur a chiav tutt e port
ca nisciuno madda sendere
Chiagnere pe te
Faccia cuntenta
se cu ess pass o tiempo
te fa vivere o è pesante
comm e ritt a me

Sorridi, nun rirere e parla e taci
Amore bello quanto mi piaci
se solo quando voglio mi baci
(E pure nun vai buon)
Dimmi e mi hai detto torno a casa a fatica
Pensavo fosse sul na sfida
Trattata come fosse un’ortica
E po non t’aggio visto cchiu
Sto cor lo hai rubato tu

E mo non so cchiu je
Vulesse sul rorm p scurdarme e sto addio

Me scaicquo a facc annand o specchio e dico tutt appost
ma indo o cor che tengo o saccio sul je

Pur stanotte aggio sbarrat tutt e port
che nisciuno madda sendere
Chiagnere pe te

Sorridi non ridere parla e taci
Amore bello quanto mi piaci
Se solo quando voglio mi baci
E pur nun vai buon
Dimmi e mi hai detto torno a casa a fatica
Pensavo fosse sul na sfida
Trattata come fosse un’ortica
E po non c’aggio vist cchiu
Sto cor l’hai rubato tu
Dimmi e mi hai detto torno a casa a fatica
Pensavo fosse sul na sfida
Trattata come fosse un’ortica
E poi non ciaggio vist cchiu
Sto cor lo hai rubato tu
E poi non t’aggio vist più