Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere a proposito della fatidica data del 26 aprile, quando cioè avremo la riapertura calcetto in zona gialla. Questione molto delicata ed altalena di regioni che al momento possono dirsi in pole position, mentre per altre dovremo ancora pazientare qualche settimana. Effettivamente, in attesa delle valutazioni che verranno fatte nella giornata di venerdì dal CTS, abbiamo alcuni elementi da prendere in esame sulle aree messe peggio rispetto ad altre, in termini di ripresa delle attività.
Cosa sappiamo sulla riapertura calcetto in zona gialla dal 26 aprile
Proviamo dunque ad aggiornare il quadro illustrato pochi giorni fa, sulle nostre pagine, a proposito della riapertura calcetto. Rispetto a quanto trapelato nei giorni scorsi, sta leggermente aumentando il numero delle regioni che rischiano di restare inizialmente fuori da questo di scorso. Sto parlando di Calabria e Sicilia, che ad oggi per diversi valori sembrano essere quelle meglio messe, motivo per il quale non si esclude per loro un cambio di tendenza a a stretto giro sulle libertà individuali.
Allo stesso tempo, massima attenzione su realtà come Basilicata, Campania e Toscana, che pur restando in zona arancione la prossima settimana devono guardare più indietro che in avanti. Si tratta, infatti, di realtà ancora a rischio, considerando sia un Rt molto vicino a 1, sia il temuto parametro dell’incidenza sopra 200. Insomma, qui incombe il pericolo che si possa addirittura tornare alla zona rossa. Questione da monitorare con cautela nei prossimi giorni, allo stato attuale.
Ancora niente da fare per Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta. Insomma, quelle menzionate oggi sono regioni con le quali difficilmente avremo la riapertura calcetto fino a metà maggio, motivo per il quale occorre portare molta pazienza. Anche sul fronte ristoranti, bar e palestre. Staremo a vedere come evolveranno le cose a partire dalla prossima settimana.