Tommaso Zorzi e Platinette allo scontro al Maurizio Costanzo Show. Proprio al noto giornalista e conduttore è toccato il compito di mettere faccia a faccia i due proprio in seguito alle polemiche che sono andate in scena durante il Grande Fratello Vip 2020. In quel frangente Tommaso Zorzi, citando un’intervista rilasciata da Mauro Coruzzi sui diritti gay, si era detto pronto a dargli due sberle. Ieri sera, quindi, Platinette ha subito affrontato a muso duro l’influencer chiedendogli se ha ancora intenzione di dargli due sberle mettendolo in difficoltà.
Per la prima volta Tommaso Zorzi, che questa sera tornerà all’Isola dei Famosi 2021 come opinionista, è rimasto senza parole e ha iniziato a balbettare provando a spiegare la sua visione e incorrendo in una serie di imprecisioni che Mauro Coruzzi ha tenuto a precisare mettendolo ancora di più in crisi. L’influencer ha rilanciato: “Il discorso è molto semplice, se mi esci con delle interviste sulla legge Zan, la legge per i diritti…”. Ed ecco la prima interruzione, Platinette lo invita a leggere meglio e citare il giusto perché non si riferiva di certo alla legge Zan.
Ecco il video del momento:
platinette ha palesemente provato ad istigare e provocare ma complimenti per la maturità, l’eleganza e l’intelligenza che contraddistingue sempre Tommaso🙏🏻 #tzvip #MaurizioCostanzoShow pic.twitter.com/TFRCxSXMaa
— alexiuss loves riccardo (@alexiuss11) March 31, 2021
Tommaso Zorzi continua quindi a spiegare: “Tu parlavi degli omosessuali che si lamentano delle aggressioni omofobe e lo hai chiamato un vittimismo LGBT” e ancora una volta è Platinette che a chiarire: “Non è vero, vai a rileggere l’intervista. La mia lamentela era data dal fatto che detesto che le coppie gay di uomini affittino l’utero perché non è un forno per fare i figli a loro immagine e somiglianza. Gli omosessuali hanno un senso del vittimismo esagerato. Io non voglio rappresentare nessuno”.
Infine, è ancora l’influencer che chiude i battenti invitando Mauro Coruzzi ad usare la sua posizione privilegiata per dire la sua in maniera diversa e, magri, “più clemente per la comunità LGBT”.