Rilancio Sky per la Serie A, l’assegnazione a DAZN non più scontata

Sky le prova tutte per spuntarla su DAZN con i diritti TV della Serie A 2021-24

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Sembrava tutto pronto per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2021-2024 alla piattaforma di streaming DAZN (come vi abbiamo raccontato in questo articolo), ma nelle ultime ore è giunto uno anomalo tentativo di rilancio da parte di Sky che avrebbe fatto temporeggiare i presidenti in Lega. Ricordiamo che la piattaforma a pagamento con sede nel Regno Unito è in vantaggio dopo aver presentato la corposa offerta di 840 milioni di euro. Stando a quanto riportato da ‘Ansa’ , l’emittente satellitare di proprietà di Comcast, alla vigilia dell’assemblea che si sarebbe dovuta tenere nella giornata di mercoledì 17 febbraio, avrebbe inviato una mail ai presidenti della Lega con una nuova offerta che supera i 500 milioni di euro e che prevede la sesta ed ultima rata dei diritti 2019-2020 (di 130 milioni di euro) e metà della quota per il 2020-21 (relativa alle rate di luglio, settembre e novembre 2021).

L’assemblea di Lega, che avrebbe dovuto decretare l’emittente vincitrice sull’assegnazione dei diritti TV della Serie A, è stata annullata perché erano assenti ben nove società, tra cui: Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino. Almeno in parte il tentativo di rilancio da parte di Sky è stato reso vano dal Tribunale di Milano, che proprio nella giornata di ieri ha presentato l’ordinanza con cui accordare la realizzazione dell’ingiunzione di pagamento contro l’emittente satellitare.

Il versamento della mancata rata di 130 milioni adesso risulta d’obbligo. Sky fa sapere che il provvedimento non li coglie di sorpresa: la pay tv con sede a Londra ha da sempre portato avanti un dialogo con la Lega in virtù del proprio ruolo di partner storico e affidabile. In seguito a tali dichiarazioni, arriva in maniera tempestiva la risposta di DAZN, che ha immediatamente inviato una lettera alla Lega in cui contesta come inaccettabile il rilancio della sua concorrente. Insomma, chi vincerà tra i due broadcaster per l’assegnazione dei diritti TV della Serie A per i prossimi tre anni? La lotta è ancora aperta.