Polemica sulla chiusura di Montalbano, il sindaco e la Sicilia all’attacco: “Girate Riccardino”

La chiusura di Montalbano non piace alla Sicilia, che ha messo in atto una vera e propria protesta per impedire la fine della fiction

Montalbano

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La fine di Montalbano non ha messo d’accordo proprio tutti. Sebbene la chiusura della fiction non sia proprio ufficiale, le voci sull’addio si fanno sempre più insistenti. Dopo Luca Zingaretti, che aveva lasciato intendere di essere pronto a lasciare andare il commissario di Vigata, anche i suoi colleghi Cesare Bocci e Peppino Mazzotta avevano condiviso lo stesso sentimento.

L’ultima puntata di Montalbano andrà in onda l’8 marzo il cui titolo è Il Metodo Catalanotti, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri. Mentre i fan del commissario si disperano per la fine di un’era televisiva, c’è chi ha iniziato una vera e propria protesta. Come riporta Repubblica e La Gazzetta del Sud, il sindaco di NotoCorrado Bonfanti ha chiesto alla produzione Palomar la realizzazione di almeno un’altra puntata, basata su Riccardino (romanzo conclusivo della serie su Montalbano) per chiudere degnamente la fiction. Secondo il sindaco, è “impensabile ed oltremodo irriverente nei confronti del grande maestro Camilleri” non realizzare la puntata tratta dall’ultimo libro della serie di Montalbano. Così si legge:

Dobbiamo unire tutte le forze e metterci al servizio di questo ultimo fondamentale episodio della fiction televisiva che così si congederà definitivamente dal suo affezionato pubblico internazionale […] Il Val di Noto non può assistere inerme a questa “indecisione” generale e deve farsi promotore e protagonista di questo grande atto d’amore per il Maestro, per la Sicilia e per milioni di ammiratori ed estimatori di storie ed intrecci tutti siciliani che si sviluppano tra i nostri palazzi, le nostre vie e i nostri monumenti […] Nessun protagonismo ma condivisione e spirito di squadra, con la stessa tenacia e determinazione che il Commissario Montalbano ha sempre evidenziato nelle sue risolutive indagini.

Come evidenzia Bonfanti, Montalbano rappresenta un’istituzione per la Sicilia. Non solo perché il personaggio letterario ormai fa parte della cultura dell’isola, ma perché nel corso degli anni ha incrementato il turismo, aiutando l’economia del paese. In particolare delle province del ragusano.

A tal proposito, il sindaco chiede la collaborazione del presidente della Regione Nello Musumeci affinché si arrivi a un accordo. Insieme a lui c’è Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione Noi albergatori Siracusa, che pone l’attenzione sul turismo, preoccupandosi del calo di turisti quando la fiction chiuderà i battenti, e Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento. Quest’ultimo ha dichiarato:

Sapevamo che un giorno sarebbe accaduto. Ma ora che non ci sarà più l’effetto Montalbano a trainare la notorietà del territorio reso celebre dalle bellezze barocche di cui ci pregiamo, saremo in grado di potere contare su una valida alternativa? […] Ragusa è ancora oggi la città di Montalbano, la realtà urbana set cinematografico naturale della fortunata serie televisiva. Già da ora, però, sarebbe necessario predisporre le linee guida per un futuro che non è più tanto lontano.

Il futuro di Montalbano è nelle mani della Rai.