Chiarimenti su adesione a Soresa per vaccinazione a domicilio in Campania

Scatta ufficialmente la prossima settimana il piano di vaccinazione in Campania per gli over 80

Adesione a Soresa

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Ci sono alcune informazioni aggiuntive che dobbiamo prendere in esame oggi 5 febbraio, a proposito dell’adesione a Soresa per la vaccinazione contro il Covid. Come tutti sanno, grazie alle informazioni che abbiamo condiviso anche sulle nostre pagine la scorsa settimana, il piano è destinato a partire la prossima settimana in Campania per gli over 80. Ovvero coloro che sono potenzialmente più esposti al virus. La data di riferimento dovrebbe essere il 10 febbraio, mentre questo venerdì è opportuno chiarire alcuni concetti sulla somministrazione a domicilio e sui numeri.

Le ultime su adesione a Soresa per vaccinazione a domicilio in Campania

Ci sono alcune indicazioni da prendere in esame, effettivamente, per farsi trovare pronti. Premesso che l’adesione a Soresa per la vaccinazione sia ancora possibile tramite l’apposito link, dove dovrete inserire in primis il numero della tessera sanitaria ed il codice fiscale, è fondamentale mettere a fuoco determinati concetti. Uno dei temi più caldi, ad esempio, investe la somministrazione a domicilio. Per diversi motivi, considerando anche la complessa struttura del territorio campano, non sarà facile attuarla.

A questo si aggiunge il fatto che il vaccino Covid, a partire da quello di Pfizer, una volta scongelato dovrà essere somministrato al destinatario nel giro i poche ore. Si tratta di un’eventualità concepita per gli anziani allettati, oltre a quelli che risiedono in località molto distanti dai vari punti dove si terrà l’effettiva somministrazione. Saranno valutati i casi specifici, ma è chiaro che parliamo di una percentuale minima di persone per una serie di limitazioni “fisiche”.

Intanto, dopo l’adesione a Soresa per la vaccinazione degli over 80 in Campania, abbiamo i primi riscontri più concreti su Napoli. La somministrazione verrà effettuata nella Mostra d’Oltremare, dove sono previste circa mille convocazioni al giorno. Parliamo, potenzialmente, di due mesi, in quanto in città risiedono circa 60.000 ultraottantenni. Vedremo se con Moderna e AstraZeneca cambieranno le cose.