Free Patrick Zaki: l’8 febbraio una maratona musicale di 12 ore con oltre 200 artisti dal titolo “Voci X Patrick” per chiedere la liberazione dello studente egiziano.
Sarà un eventoin streaming, dalle 12 alle 24, promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà. Tra i nomi noti che parteciperanno: Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tantissimi altri.
A poche ore dalla notizia di altri 45 giorni di detenzione preventiva per Patrick Zaki decisi dal Tribunale egiziano, cresce la consapevole tristezza che di mese in mese è trascorso già un anno dal quel tremendo 7 febbraio 2020, quando il giovane studente è stato arrestato all’aeroporto del Cairo proveniente dall’Italia dove frequentava il Master in Studi di genere dell’Università “Alma Mater” di Bologna.
Patrick è accusato di propaganda sovversiva dal governo egiziano guidato da Al-Sisi mentre l’Italia è ancora in attesa della verità sul delitto di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e brutalmente ucciso dai servizi segreti egiziani.
“Crediamo che Patrick Zaki sia un prigioniero di coscienza, detenuto – scrivono i promotori– esclusivamente per il suo lavoro per i diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Dedichiamo questa iniziativa a tutti i prigionieri di coscienza che sono stati rapiti, torturati, scomparsi e illegalmente incarcerati. E a tutte quelle giovani donne e uomini che viaggiano per il mondo per studiare, ricercare, condividere e costruire una società migliore.”
Dunque oltre 140 le adesioni da parte degli artisti dei più svariati generi musicali per un appuntamento importante per chiedere la libertà per Zaki. Una iniziativa considerata la più grande mobilitazione musicale dedicata allo studente egiziano dell’Università di Bologna.
“Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook – si legge nel comunicato – che i suoi legali considerano fake, a differenza dei procuratori, ma che hanno configurato i reati di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici. Reati che gli fanno rischiare fino a 25 anni di carcere. “L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio. Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelle che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia”.
Il 19 dicembre scorso Patrick Zaki ha potuto incontrare nuovamente la madre nel carcere di Tora. Queste le parole alla mamma: “Sono fisicamente e mentalmente esausto, non ne posso più di stare qui e mi deprimo a ogni tappa dell’anno accademico mentre sono qui invece che con i miei amici a Bologna”.
In questi mesi la famiglia aveva ricevuto da Patrick Zaki solo due brevi lettere a fronte delle almeno 20 che aveva scritto e inviato.
Parallelamente alla maratona è stato lanciato un concorso internazionale di artisti per la libertà di Patrick. L’obiettivo del contest è di unirsi per esprimersi, “con il linguaggio dell’arte e della creatività, con le donne e gli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna”. I dieci migliori poster, selezionati da una giuria internazionale, saranno poi affissi a partire dal 7 e 8 febbraio – anniversario appunto del primo fermo e della convalida dell’arresto – a Bologna, Lecce, Napoli, Torino e Palermo e nelle altre città, e nei luoghi pubblici e privati che hanno aderito e aderiranno all’iniziativa. I muri delle città sitingeranno di rosso e giallo, con i colori della liberazione e dell’uguaglianza.
Tanti i partner, le performance musicali che si alterneranno con interventi degli organizzatori, di giornalisti, attori, istituzioni e amici di Patrick. Numerosi saranno anche i presentatori che parteciperanno alla conduzione.
L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati, è in partnership con Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Progetto GEMMA Università di Bologna (al quale lavorava Patrick Zaki), il Comune di Bologna, Free Patrick Zaki (contest di Poster For Tomorrow), la Fondazione Lelio Luttazzi, il Movimento Napoli Capitale, la Scuola di Musica Popolare di Donna Olimpia di Roma; tra i media partner: Radio Popolare, Musplan, Effe Radio, Indieffusione, Noise Symphony, Fly Web Radio, Classic Rock on Air, Radio Elettrica, Indieland e altri ancora.
Ci si potrà collegare ai canali social di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia, anche per coloro che vorranno condividere.
E’ del 1 febbraio 2021 la notizia del tribunale egiziano che ha deciso altri 45 giorni di detenzione preventiva per Zaki.
Ed è veramente una cosa intollerabile!
Ulteriori informazioni su www.vociperlaliberta.it
Questi i link diretti dello streaming:
Facebook – www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/
YouTube – www.youtube.com/watch?v=ujKJoGG829A&ab_channel=VociperlaLibert%C3%A0AssociazioneCulturale