Più ombre sul nuovo social Clubhouse, indefinita gestione della privacy

Tutti pazzi per il social dei vocali ma ci sono diverse considerazioni da fare sulla gestione dei dati

nuovo social clubhouse

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Il nuovo social Clubhouse continua a far parlare di se, questa volta, in riferimento ad un aspetto non certo positivo: la piattaforma ora di moda non avrebbe una strategia di gestione dei dati personali ben definita. Anzi, la privacy dei nuovi iscritti rischia di non essere poi così tutelata.

Come riportato anche da Repubblica non sono pochi gli esperti che stanno sollevando dubbi sul social che si affida solo ai messaggi vocali e alle stanze in cui si riuniscono interlocutori che hanno qualcosa da dire sugli argomenti più disparati. Nel nostro paese il primo a mostrarsi perplesso è stato Franco Pizzetti, ex Garante Privacy. L’esperto in tema di dati personali ha chiarito un primo aspetto fondamentale: il social parla di raccolta di molti dati ma non ne specifica in alcun modo la motivazione. Non è chiaro insomma come intenderà utilizzarli nel breve o nel lungo periodo.

Sempre Pizzetti mette in evidenza come il nuovo social Clubhouse raccolga i dati dei soggetti con cui l’utente entra in contatto nelle stanze riservate. Da questo punto di vista, si svilupperebbe la seguente anomalia: spetterebbe al creatore della stanze per il meeting solo sonoro comunicare agli utenti invitati quali dati potrebbero essere raccolti con la propria partecipazione? Si tratta di un dettaglio di non poco conto e che potrebbe fare la differenza.

I dubbi sulla tutela della privacy degli iscritti al nuovo social Clubhouse vengono messi in evidenza da più parti anche in merito ai tempi entro i quali i dati personali degli utenti verranno mantenuti sui server. Per la cronaca, nei termini di utilizzo del servizio, non è neanche specificata la questione della tutela dei dati dei minori sulla nuova piattaforma. Soprattutto non è chiaro come il servizio intenda evitare l’iscrizione di minori in un momento in cui la questione è cruciale, dopo i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto soprattutto TikTok. Le domande senza risposta sono insomma molte: gli utenti interessati a registrare un proprio profilo dovranno pur tenerne conto.