Made in Italy è una novità rovinata dalla pigrizia e dai deja-vu (Recensione)

Made in Italy è un buon progetto che non trova la giusta forma, un'occasione persa di fare qualcosa di nuovo


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Made in Italy inizia oggi la sua corsa su Canale5 ma chi era curioso di vedere un po’ cosa raccontava questa nuova fiction tutta italiana, ha avuto modo di vedere tutti gli episodi su Amazon Prime. Risultato? Bocciatura. Il risultato è davvero pessimo almeno rispetto alle aspettative che erano abbastanza alte e non solo per il cast stellare (a cominciare dalle eccellenze come Margherita Buy) ma anche il tema scelto, la moda italiana. Quella che doveva essere una chicca, una forza, qualcosa di nuovo e di fresco che avrebbe potuto regalarci sensazioni e momenti davvero nuovi per la nostra tv, invece si è infranta contro un problema “strutturale”, la pigrizia.

Made in Italy porta in tv una ragazza pronta ad essere indipendente iniziando un lavoro tutto nuovo, trascurando il suo fidanzato, cambiando per adeguarsi al mondo della moda che l’ha accolta, la tentazione di tradire, un capo severo e una redazione ostile. Notate qualcosa? Il deja-vu che per un attimo ci riporta ancora ad un film iconico come Il Diavolo Veste Prada anche se i suoi protagonisti provano a sottolineare il fatto che Made in Italy non ha niente a che fare con la pellicola. Purtroppo così non è e i paragoni sono dietro l’angolo in ogni momento rovinando così tutto quello che di positivo potrebbe esserci.

Gli addetti ai lavori di Made in Italy si sono lasciati sfuggire albori della moda italiana, un periodo complicato e difficile come quello degli anni ’70, i tumulti di una città che si stava affacciando ad essere capitale del bello e del gusto, una gioventù pronta a liberarsi da rigidi schemi e regole familiari mentre le Brigate Rosse terrorizzavano le folle. Di tutto un contesto storico e sociale unico e raro non rimane niente e la fiction si riduce ad uno specchietto per le allodole che non vira verso i punti di forza ma verso la debolezza di una trama scialba e con nessun elemento nuovo. Un vero e proprio peccato.

L’unica nota positiva di Made in Italy è la sua protagonista, Greta Ferro, una modella prestata alla recitazione e per questo credibile nel suo ruolo di giovane impacciata e un po’ spaesata da un mondo pieno di lustrini. Adesso toccherà ai “posteri l’ardua sentenza” perché i primi due episodi di Made in Italy in onda questa sera finiranno prima nel tritacarne dei social e domani anche a in quello degli ascolti. Quali saranno i risultati e quali i commenti?