Torna a sorpresa Bleem, lo storico emulatore PS1 rinasce in una nuova veste

Lanciato nel 1999 come emulatore PSX per PC e Dreamcast, Bleem tornerà nel corso del 2021 come store digitale

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I videogiocatori più navigati tra voi, o quelli che si sono avvicinati a metà degli anni ’90 all’universo in pixel e poligoni, ricorderanno sicuramente il nome Bleem. Si tratta di un emulatore commerciale che vide la luce sul mercato nel 1999, e che era capace di di far girare i giochi della prima PlayStation su PC e Dreamcast. Un progetto che ebbe però vita breve e riuscì a durare solo pochi mesi, sufficienti a rendere il prodotto un vero e proprio cult per il popolo geek.

Ebbene, quello steso Bleem ora è pronto a tornare, ma in una veste completamente rinnovata. Il marchio è stato infatti recentemente acquistato da Piko Interactive, che ha fatto sapere di avere intensione di sfruttarlo per realizzare un vero e proprio store digitale che porta lo stesso storico nome, e che potete già raggiungere collegandovi a questo indirizzo. Per il momento è del tutto vuoto, ma l’intenzione è quella di andare a vendere videogame classici che non è possibile reperire su GOG o Steam. Da quello che sappiamo, ogni software verrà venduto nel cosiddetto formato “ready to lunch“: questo sta a significare che i giochi saranno pronti per essere avviati senza dover configurare nulla, nel nome dell’immediatezza e della semplicità di fruizione. Potremo di conseguenza iniziare a divertirci subito dopo averlo comprato.

Tra le piattaforme supportate da questo Bleem in veste inedita, troviamo NES, Super Nintendo, SEGA Mega Drive, l’intera famiglia Game Boy, PS One e TurboGrafx-16. Non solo, altre console arriveranno in futuro, considerando che Piko Interactive sta per il momento stringendo accordi con vari publisher third party. L’unica richiesta è che i vari titoli non siano disponibili su altri store, così da renderli veri e propri contenuti esclusivi per quello in arrivo. Bleem sarà operativo nel corso del 2021, con un lancio che prevede una massiccia campagna di marketing. Voi cosa ne pensate, il progetto vi intriga?