Gli ospiti di Penso Che Un Sogno Così di Beppe Fiorello stasera su Rai1, nel segno di Modugno

Non solo il fratello Rosario; ci saranno anche Paola Turci, Pierfrancesco Favino e molti altri

giuseppe fiorello

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Sono stati annunciati gli ospiti di Penso Che Un Sogno Così di Beppe Fiorello, su Rai1 stasera, lunedì 11 gennaio, dalle ore 21.25.

Il viaggio di Giuseppe Fiorello è intenso, a tratti toccante e profondo, a tratti ironico e divertente; una la serata-evento della Rai a lui dedicata, con una serie di ospiti, fondamentali alla narrazione.

Il racconto si basa su temi universali come la famiglia, il lavoro, il progresso e l’immigrazione dei nonni: Fiorello invita i protagonisti della sua vita ad uscire dalla memoria e a compiere un volo immaginario fino ai tempi odierni.

Centrale nella serata sarà un dialogo attraverso un toccante gioco di specchi tra lui e suo padre ma il nome dell’evento si deve a Domenico Modugno, che non mancherà con le canzoni che hanno accompagnato la vita di Giuseppe Fiorello nelle sue tappe fondamentali.

Tanti gli ospiti di Penso Che Un Sogno Così di Giuseppe Fiorello, non solo suo fratello Rosario. Su Rai1 vedremo anche Eleonora Abbagnato, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Serena Rossi e Francesca Chillemi, che non si limiteranno ad essere semplici ospiti di contorno ma diventeranno parte integrante della narrazione.

Sul palco un corpo di ballo e due musicisti: Daniele Bonaviri (chitarrista) e Fabrizio Palma (musicista e arrangiatore), fondamentali per la resa dal vivo dello show.

“Questo ‘sogno’ che porto in televisione è un tracciato di quello che sono, è un tributo alla timidezza attraverso la quale vi farò vivere il mio rapporto con la vita, regalo una parte della mia famiglia e alla mia famiglia regalo quei silenzi di bambino ora decifrati e risolti”, dichiara Giuseppe Fiorello.

“Attraverso le musiche di Domenico Modugno creo un filo conduttore tra lui e mio padre che è il vero protagonista di questa storia”, spiega, a proposito del gioco di specchi che stupirà sicuramente lo spettatore di Rai1.

“Il racconto parte da molto lontano con un fatto apparentemente surreale sulla prima volta che da bambino ascoltai un brano di Modugno per via di un personaggio bizzarro del mio paese che mi volle regalare un suo disco, fino ad arrivare al presente mettendo in scena il tema del destino che volle mettermi di fronte ad una scena che per me sarebbe stata più che un lavoro… interpretare Modugno”, conclude Fiorello che anticipa i momenti di riflessione legati a quei giorni in cui si chiedeva se assumersi o meno importanti responsabilità.

Giuseppe Fiorello dedica il racconto alla madre Sarina, l’unico grande amore di suo padre.