X Factor 2020, sesto live: le pagelle di Lucia e Michele Monina

Manuel Agnelli per me è Non Classificato. Lucia invece gli dà un bel 7


INTERAZIONI: 648

PAGELLE DI MICHELE

ALESSANDRO CATTELAN 6.5

Proprio oggi è uscito Emma libera tutti, il libro di Natale scritto da Ale Cattelan, la fiaba di Natale scritto da Ale Cattelan, i cui proventi andranno all’Associazione CAF Onlus. Non lo dico solo perché credo sia utile come notizia, in vista del Natale, ma perché dopo che la settimana scorsa abbiamo visto il nostro perdersi, magari con la giustificazione di essere appena tornato da due settimane di quarantena Covid, prima a implorare male Manuel di tornare a commentare, poi a lasciare che lo scontro tra Manuel e Manuelito degenerasse, poi a citare male “Pitchfork”, una volta che lo citi fallo come si deve, poi a lasciare che Manuelito stravolgesse una regola fondamentale, per il programma, come quella che vuole che se un giudice ha due concorrenti al ballottaggio deve eliminarne una per primo, il sangue ha le sue regole, ecco, dopo che la settimana scorsa abbiamo visto il nostro perdersi, saperlo affaccendato in altre faccende, scrivere un libro per bambini, magari, ci rasserena. Oggi sembra più in palla, o semplicemente oggi non si sono presi a pizze in faccia e la faccenda è filata via liscia di suo. Wish You Were Altrove, comunque, sempre.

HELL RATON 2

Siamo arrivati alla semifinale di questa quattordicesima edizione di X Factor, senza ombra di dubbio la più surreale, per motivi che credo non sia necessario star a sottolineare, e altrettanto senza ombra di dubbio una delle peggiori sul piano musicale, perché a fronte di due o tre nomi interessanti, sempre quelli, ci siamo dovuti sorbire puntata dopo puntata musica discutibile spacciata per musica di alta qualità. In questo Hell Raton o Manuelito che dir si voglia, forte di una squadra che aveva sin da subito una delle candidate alla vittoria finale, si è dimostrato il più cinico, lì a sfrondare le squadre avversarie con un finto buonismo che nei fatti ha colpito sempre dove doveva colpire. Giusto settimana scorsa ha mostrato una certa inesperienza, andando in qualche modo a ammettere di aver mandato al Tilt i Melancholia per ignavia, cosa che un giudice dovrebbe evitare di fare a tutti i costi. Nei fatti quello che sulle prime sembrava una boccata d’aria fresca si è rivelato uno a cui delle ragazze che ha gestito fregava poco o nulla, molto interessato a testare idee che se rivelatesi buone avrebbero portato qualcosa in tasca sua, e se non avessero funzionato avrebbero semplicemente sancito la fine della gara per la diretta interessata. Prova a stemperare indossando un kimono e un paio di orecchini a forma di pigna, ma l’idea che basti vestirsi da pagliaccio per risultare simpatico è stata superata almeno da che Stephen King a sfornato It, qualche decennio fa. Pensavamo fosse amore, invece era un Machete.

MANUEL AGNELLI N.C.

Manuel è senza ombra di dubbio il giudice che più sentirei vicino, per storia personale, gusto musicale, anagrafe. Solo che il fatto che sia un giudice di X Factor nega in partenza quella possibilità, come si dice in questi casi: o me o loro. Però, vuoi perché si vive una volta sola, vuoi perché l’eliminazione della band di Foligno, in quel modo, non gli è proprio andata giù, vuoi perché lo stress da pandemia gli ha fatto risalire su il se stesso che era stato, quello seppellito negli ultimi anni da un uomo di sistema, dopo che la puntata scorsa lo abbiamo visto sbarellare, andare per una strada che apparentemente col programma in questione nulla avrebbe a che fare ma che, nei fatti, è la cosa più interessante vista nel programma da che il programma esiste, ci aspettavamo stavolta proseguisse in quella direzione. Invece sembra uno di quei personaggi di certi film ambientati in tribunale, quelli che chiamati dal pubblico ministero raccontano crimini e misfatti del potente di turno e poi, seduto di fianco al giudice, si rimangia tutto, mandando a carte quarantotto il processo. Quindi, a parte essersi mostrato col coltello tra i denti a difendere i Little Pieces of Marmelade portando in scena Alberto Ferrari dei Verdena, per il resto del programma lo abbiamo visto lobotomizzato, senza neanche il Grande Capo indiano a appoggiargli un pietoso cuscino in faccia. Quando commentando Naip che lo ha omaggiato rifacendo Milano Circonvallazione esterna gli ha detto “hai le palle di Di Canio”, per un momento, ho pensato che fosse tornato il ghepardo di una volta, invece avevo semplicemente capito male, ha detto “hai le palle di titanio”. Peccato.

MIKA 6

Con la squadra meno competitiva tra quelle in gara, sulla carta e anche nella pratica, Mika si è dato da fare come un pazzo per spingere in avanti almeno NAIP, uno che a ben vedere a X Factor neanche avrebbe dovuto provare a iscriversi. Lo ha fatto sgranando gli occhioni da cerbiatto, parlando una lingua forbita, facendo trucchetti ben pensati per eliminare la concorrenza, complice Hell Raton, ma con un retrogusto di freddezza che non gli avremmo riconosciuto, non lo avessimo visto. Sì, perché l’impressione è che per Mika la gara sia stata la gara in sé, a prescindere dai concorrenti, una sorta di scontro diplomatico, lui non sembra portato per lo scontro violento, anche se ha tirato fuori più volte le lame, il cui solo scopo è far vincere lui, non NAIP o chi che sia. Nei fatti ci ha tenuto compagnia con alcune trovate linguistiche nella noia imbarazzante di buona parte dei live, ma sul finale si è un po’ perso, sommerso da Manuel e da uno scontro mortale che non lo vede protagonista.

EMMA 2

Emma era la grande incognita di questo X Factor, anche più di Hell Raton, che più che un incognita era proprio un mistero assoluto. Lo era perché molti si erano chiesti, io tra gli altri, cosa avrebbe generato questo incontro/scontro tra la poetica Sky e quella di Maria De Filippi, perfettamente incarnata dalla cantante salentina, come, cioè, la coolness snob del programma condotto da Cattelan avrebbe metabolizzato una anomalia come lei, decisamente più popolare, anche ripetitiva col suo parlare di emozioni invece che di canzoni, col suo ripetere a ogni puntata una sola parola (trick, onestà, sincerità). Bene, anzi, male, il risultato è che Emma è stata esattamente quel che ci si aspettava, una che si trova a giocare a racchettoni alla finale del Roland Garros.  Probabilmente, va detto, sarà anche il giudice che vincerà la finale, nonostante l’accanimento dei costumisti nei suoi confronti, nonostante il ballottaggio cui Blind è stato sottoposto, rischia di vincere perché Blind, inspiegabilmente, è molto amato dai social e in finale immagino anche il peso di Emma scenderà in campo, ma resta che vincere sfoggiando Blind è un po’ come portare a casa un Emmy Awards per aver fatto interpretare a Lino Banfi Nonno Libero.

BLIND 2

La serata dei duetti, quella di stasera, è in genere una prova del nove fondamentale. Perché gli artisti, chiamiamoli così, Natale è vicino, si confrontano con professionisti già affermati, e perché con quel confronto possono quindi far vedere al pubblico e agli addetti ai lavori che non sono solo fuffa, ma che hanno una stoffa che, magari, nelle altre puntate non sono stati in grado di mostrare. Ecco, Blind riesce invece a essere coerentissimo, e il duetto con Madame, una che di stoffa ne ha da regalare a mani basse, nonostante Baby sia probabilmente la sua canzone più brutta, lo attesta con la stessa impietosa naturalezza con la quale un leone, non prestate attenzione alla famosa storiella dell’alzarsi la mattina e correre, ammazza la gazzella: non ha arte né parte. Ovviamente parte del naufragio artistico della serata va a Emma, che ha ben pensato di mettere a fianco di una mezza cartuccia il corrispettivo di Rocco Siffredi, col risultato che la cartuccia è apparsa ancora più corta, cortissima, praticamente un mozzicone. Mettersi a frignare durante l’esibizione del ballottaggio no, non è possibile, sniff sniff, non è che sei in guerra, sniff sniff, neanche tu che arrivi dal ghetto di Perugia, quello che Elio, chissà se te lo ha detto nei camerini, chiamava giustamente il boschetto della tua fantasia. Piagnone.

CASADILEGO 4

La nuova Joni Mitchell che ha preso il nome da una canzone di Ed Sheeran, seguita stasera, ma che si presenta copiando nel look (e non solo, vedi alla voce Yesterday) Billie Eilish e che fa inediti scritti da Mara Sattei e prodotti da Tha Supreme, che di Mara Sattei è il fratellino, stavolta duetta con Lazza. Come prendere un talento, seppur acerbo, e farne carne da macello. Come si dice in questi casi, la colpa non è sua, ma di chi ce l’ha messa, Hell Raton, e chi ce l’ha mandata, i genitori. Speriamo che qualche anno di studio ce la riproponga dotata di quel piccolo optional che, se vuoi fare musica, può venire utile: la personalità.

PS
Un consiglio non richiesto a Lazza, il giubbotto antiproiettile solo se ti hanno minacciato di morte o se sei Giletti e vuoi darlo da intendere. Dopo che ti ho ascoltato esagerare con l’autotune, in effetti, la tentazione di indurti a indossarlo mi è venuta.

LITTLE PIECES OF MARMELADE 8,5

Arrivati a questo punto quella che era partita come una sorta di atto situazionista comincia a prendere la forma del gesto eroico, portare in finale una musica che con X Factor non ha davvero nulla a che fare, pensate che fino a ieri dicevano che erano rock i Maneskin, anzi, lo diceva proprio Manuel Agnelli, non ancora tornato in sé come nelle ultime ore, e portarcela con una carica di irriverenza e strafottenza che, anche lì, è davvero molto ma molto rock. Non sappiamo se ci sarà il nuovo umanesimo che Manuel ha previsto (io pure) di qui a breve. E tanto meno sappiamo se, in caso di un nuovo umanesimo, a farne parte ci saranno i due ragazzi di Filottrano, nei fatti se quest’anno non sono dovuto ricorrere ai barbiturici per scrivere queste pagelle è prevalentemente grazie a loro e al loro chiarissimo fregarsene di tutto e tutti. Stasera con Alberto dei Verdena, ma nella cover degli Alabama Shakes, portata a casa magistralmente, in modo particolare. Marche über alles.

MYDRAMA 2

Ci hanno spacciato Mydrama come una ragazza fragile, addolorata, con ferite visibili, o meglio, ascoltabili attraverso quella voce che, vacci a credere, ha l’autotune naturale. Nei fatti sembra che Mydrama sia una ragazza assai poco fragile, l’unica che ha festeggiato l’eliminazione dei vincitori annunciati Melancholia, piuttosto arrogante, pronta a seguire Hell Raton anche in fondo all’inferno pur di arrivare da qualche parte, qualsiasi parte sia. Come in altri casi stasera, il duetto con Izi ne evidenzia la pochezza, il che, associato a quanto detto prima, crea un mix mortale, per noi. Fortunatamente il pubblico, prima, Mika, poi, la mandano a casa. Insegna agli angeli a usare l’autotune fingendo che sia tutto naturale.

NAIP 8

Naip mi sta moto simpatico. Sta molto simpatico anche ai miei figli, specie i gemelli, nove anni. Anche Elio mi sta molto simpatico. E sta simpatico anche ai miei figli. Solo che andare a fare la cosa di Elio con Elio è un po’ come entrare in un campo mentre si sta allenando Ibrahimovic e pretendere di spiegargli come si fa una rovesciata. Il rischio di farsi male è altissimo. Solo che Naip non  si fa male. Fa una rovesciata in sincrono con Elio, e non è affatto male. Ancora meglio con la cover degli Afterhours, canzone molto bella e sottovalutata che gli consente di tirare fuori sfumature disperate che in genere ha lascito solo intravedere.

PAGELLE DI LUCIA

ALESSANDRO CATTELAN  6

Un po’ noioso e piatto oggi, nulla di particolare, a parte il suo completo che sembrava una nuova collezione di pigiami di Tezenis.

HELLE RATON 3

Oggi non  ho sentito neanche un GG, mi devo preoccupare?

E a parte il look, che sembrava uscito da un film Hawaiano, non  ha fatto nulla di particolare, il voto è semplicemente perché lo trovo proprio fuori posto, con quelle frasi costruite, con il percorso delle sue concorrenti fatto non male, ma di più.

Oggi è stata la conferma con l’eliminazione di Mydrama.

MANUEL AGNELLI 7

Ho apprezzato la sua reazione dopo che Naip ha cantato la sua canzone, non è stato arrogante o antipatico, cosa che sinceramente non mi aspettavo.

Fantastica la sua faccia all’entrata dei Little Pieces of Marmelate alla finale, si è visto letteralmente il viso di chi è sorpreso e stupito.

MIKA 8

Mika, tu sì, che sei un giudice.  Hai il concorrente più figo e più difficile da seguire, e oltretutto gli stai facendo fare un percorso incredibile, proprio costruito bene.

Oggi hai fatto cantare Naip con Elio, scelta più che azzeccata, e in più hai fatto cantare al tuo concorrente una canzone di un altro giudice. Una scelta non da poco.

Vestirsi come Naip, poi, un bel tocco di classe e simpatia.

Bravo!

EMMA MARRONE 2

Emma in questa edizione di X Factor si è rapportata con tutti i concorrenti della stagione, come quei ragazzini della classe che si mettono contro tutti i loro compagni per prendere le posizioni della prof, e qualsiasi cosa lei dica è legge.

Emma fa un po’ così, ogni esibizione, sarà pronta a dire che chi ha davanti “spacca”, “ha la stoffa”, “ha un talento incredibile” e “farà sicuramente strada”, perché lei è una loro fan e andrà ai loro concerti.

Questa tiritera è trita e ritrita per tutti, ciò porta le sue parole a valere meno di zero.

BLIND 2

Madame ha 18 anni, solo due anni in meno di Blind, che ne ha 20, ma, musicalmente parlando dimostra anni e anni in più di esperienza.

La versione di Baby fatta ‘sta sera non mi è piaciuta molto, neppure da parte di Madame, la preferivo la versione originale, ma nonostante questo particolare, si è notato di gran lunga chi sa stare nel palco e chi no, chi ha talento e sa cantare bene, in una maniera sua, particolare, e chi non solo non sa cantare, ma non spicca per una qualche particolarità, originalità o talento vario.

Mi domando ancora perché sia lì, ma poi mi ricordo che Sfera Ebbasta è tra i più, se non il più ascoltato tra i giovani in Italia, mentre gente che vale veramente la pena, porta contenuti importanti e si distingue con la bravura fatica a fare numeri, e la maggior parte delle volte non li fa.

CASADILEGO  4.5

Tra le sue performance totali questa è quella che mi è piaciuta di più, mi è piaciuto molto il doppio pianoforte, e a parte qualche nota stonata, la performance non mi è dispiaciuta.

Nonostante questo però, concordo con Mika, lei ha una voce che non è brutta, ma non spiccherebbe in mezzo alla folla, e si perderebbe in mezzo all’enorme fattore della discografia, che se la mangerebbe in un boccone.

Perché oggettivamente, oltre ad essere una brutta copia di Billie Eilish, vocalmente e stilisticamente.

LITTLE PIECES OF MARMELADE 8+

Fortissimi! Concordo, sul fatto, che quando cantano in Italiano, sono molto meglio.

Si sente molto che DD, il batterista e cantante, ha proprio una bella voce, e dovrebbe sfruttare di più questa possibilità di mostrarla cantando di più in Italiano.

Detto questo, bella performance, ho apprezzato molto che ha cantato molto lui, rispetto alle due esibizioni precedenti, in cui ha cantato di più l’ospite e meno i concorrenti.

MYDRAMA 3.5

Izi fenomenale, lei piccolissima messa a confronto con lui, e ovvio, è anche normale, vista l’età e l’esperienza, ma la scelta del suo giudice, di farla cantare con uno come Izi, non solo non è stata azzeccata, ma è stata proprio un vero e proprio sabotaggio, perché, ha portato ancora più a galla il fatto che le sue esibizioni sono tutte autotune, eppure nonostante ciò non riesce comunque a farne una bella, che lasci qualcosa.

E visto che non sapeva più che carta giocare, ha tirato fuori la carta dei suoi “spigoli” vissuti nella sua vita, classico di Xfactor insomma.

NAIP 9

Naip, il voto è per la tua arte a 360 gradi, perché come dico sempre, lui è un artista a tutto tondo.

Oggi con la sua esibizione ha fatto sorridere, che non è una cosa scontatissima in questo periodo, non semplicissimo, e la tv dovrebbe fare questo.

Mika ha fatto centro con la scelta di affiancarlo a Elio, non poteva scegliere ospite migliore.

Spero che fuori da questo programma possa continuare a fare arte in questa modalità, che comprende suoni, voci, look, contenuti e simpatia.

Bravo.