“The Crown è solo fiction, Netflix chiarisca”: il governo inglese e il fratello di Diana contro la serie

"The Crown è solo fiction" secondo il governo inglese e il fratello di Lady Diana, che chiedono a Netflix di specificarlo all'inizio di ogni episodio

the crown 4

INTERAZIONI: 719

Quanto ci sia di vero e quanto The Crown sia solo fiction è un dibattito che sta appassionando molti spettatori, soprattutto nel Regno Unito, di cui la serie sta contribuendo a far rivivere la storia recente.

La risonanza della quarta stagione è stata tale da scuotere perfino Downing Street, se a due settimane della sua uscita arriva addirittura una stilettata di un esponente del governo inglese contro The Crown.

The Crown è solo fiction per il governo inglese

Il Segretario di Stato per il digitale, la cultura, i media e lo sport del Regno Unito, Oliver Dowden, ha chiesto ufficialmente a Netflix di etichettare la trama di The Crown come “finzione, in modo da mettere bene in chiaro che alcuni eventi rappresentati nel royal drama di Peter Morgan sul regno di Elisabetta II non dovrebbero essere considerati veritieri.

L’esponente del governo Johnson ha lanciato la sua frecciata alla serie dalle pagine del Daily Mail, chiamando in causa Netflix e chiedendo che renda inequivocabilmente nota la natura fittizia dei fatti narrati, sebbene ispirati alla vera storia del longevo regno di Elisabetta II.

È un’opera di finzione splendidamente prodotta, quindi come con altre produzioni televisive, Netflix dovrebbe essere molto chiaro specificando sin dall’inizio che si tratta di questo. Senza questo, temo che una generazione di telespettatori che non ha vissuto questi eventi possa scambiare la finzione per i fatti.

The Crown è solo fiction anche per Charles Spencer

La richiesta di un disclaimer che chiarisca la natura fictional della serie fa eco a quella del fratello di Lady Diana, personaggio centrale nella quarta stagione, di cui si esplora il turbolento rapporto con Carlo, la maternità, i conflitti con la Regina ma anche la bulimia di cui soffriva. Anche Charles Spencer, fratello della defunta principessa, ha recentemente chiesto che venga fatta chiarezza su quanto la serie sia romanzata rispetto alla realtà, magari con un avviso agli spettatori prima di ogni episodio.

Aiuterebbe moltissimo se The Crown all’inizio di ogni episodio affermasse che ‘Questa non è la verità ma si basa su alcuni eventi reali’. Perché in quel modo tutti capirebbero che è un dramma fine a se stesso.

Spencer ha anche dichiarato di aver rifiutato di concedere la casa di famiglia per le riprese della quarta stagione, che inizia proprio dall’incontro di Carlo e Diana nella tenuta degli Spencer nella quale il Principe era solito incontrare la sorella maggiore della futura Lady D.

Davvero The Crown è solo fiction?

Le richieste di Dowden e Spencer sono la risposta ad una serie di polemiche e preoccupazioni che attraversano il dibattito pubblico inglese dopo l’enorme eco suscitata dalla quarta stagione di The Crown (qui la nostra recensione): secondo la stampa scandalistica inglese anche i figli di Diana, William e Harry, non avrebbero preso bene il ritratto che la serie fa dei loro genitori infelici e reciprocamente traditori – da un lato una Diana fragile e malata, dall’altro un Carlo insensibile e invidioso – e il fatto che Harry e Meghan abbiano siglato un contratto con Netflix per la produzione di format originali è ora fonte di imbarazzo per la famiglia Reale.

Un dibattito che non fa che confermare il successo di una serie che ha risvegliato in tutto il mondo l’interesse per un’istituzione vetusta come la monarchia, ma ancora capace di suscitare la curiosità di generazioni diverse sulle sue dinamiche interne e sulle persone che si celano dietro i ruoli pubblici.