La protagonista de La Regina degli Scacchi Anya Taylor-Joy ha davvero imparato a giocare per la serie?

Anya Taylor-Joy racconta come è riuscita ad interpretare la protagonista de La Regina degli Scacchi e quanto ha dovuto studiare

Anya Taylor-Joy

IG: @AnyaTaylorJoy


INTERAZIONI: 650

La domanda se la saranno posta un po’ tutti coloro che l’hanno vista giocare con tale padronanza ed eleganza nei 7 episodi della serie: la protagonista de La Regina degli Scacchi ha davvero imparato a giocarli per interpretare Beth? E incredibilmente la risposta è sì: Anya Taylor-Joy è diventata davvero esperta della materia per entrare nel ruolo della geniale giocatrice del romanzo di Walter Tavs, adattato per Netflix da

Recentemente dichiarata con orgoglio dalla piattaforma la sua miglior miniserie in termini di visualizzazioni (82 milioni di account le hanno dato quantomeno una sbirciata in meno di un mese dall’uscita), gran parte del successo di questa serie dall’argomento certamente di nicchia è dovuta alla magnetica attrice protagonista de La Regina degli Scacchi.

Occhi enormi e sguardo intenso, una bellezza non convenzionale e dalla raffinatezza quasi novecentesca, l’ormai popolarissima protagonista de La Regina degli Scacchi Anya Taylor-Joy ha studiato molto per calarsi nei panni della complicata Beth, genio della scacchiera ma anche ragazza orfana segnata dalle dipendenze da alcol e farmaci. Genio e autodistruzione, follia creativa e profondo malessere che convivono in una giovane ragazza cresciuta sostanzialmente da sola, in orfanotrofio.

Altro punto forte della serie è proprio quello di affrontare temi delicati e sempre attuali come la salute mentale e le dipendenze, ma anche i rapporti familiari disfunzionali, il maschilismo dominante in certi ambienti, le visioni culturali dominanti dell’epoca (gli anni Sessanta) solo in parte scardinate oggi.

Filo rosso della trama è però l’innata abilità da giocatrice della tormentata Beth Harmon: la protagonista de La Regina degli Scacchi fa della sua vocazione uno strumento di riscatto sociale, arrivando a sfidare i grandi campioni – tutti maschi, ovviamente – in giro per il mondo. E per risultare credibile nel ruolo di una campionessa degli scacchi, Anya Taylor-Joy ha davvero dovuto imparare a giocarci, allenandosi continuamente anche durante le pause dalle riprese.

Lo ha raccontato in un video che Netflix ha diffuso a un mese dal debutto della serie, per celebrarne il sorprendente successo.

Ho imparato molto di più sugli scacchi di quanto avrei creduto fosse possibile nella mia vita e me ne sono innamorata. Di solito passo molto tempo nella testa dei miei personaggi. È così che faccio ricerca, per me questa è la chiave per comprenderli, ma ovviamente quando giochi a scacchi devi anche sapere le regole del gioco e devi sapere di cosa stai parlando. Normalmente facevo delle sessioni di scacchi molto intense prima delle scene: mi piaceva lavorare così perché penso che durante le riprese sembrasse tutto più fresco e spontaneo. Ma è tutto molto bello finché non devi imparare 15 partite nell’arco di 10 minuti e poco prima di iniziare le riprese: decisamente è qualcosa che sfida la tua capacità mentale, ma mi è piaciuto molto.

La difficoltà maggiore che la protagonista de La Regina degli Scacchi ha incontrato nella sua interpretazione, paradossalmente, non riguarda il gioco in sé, ma l’evoluzione del personaggio da adolescente a donna, il timore di non essere credibile nelle varie età che Beth attraversa durante lo show. Ad aiutarla in questo sono stati i costumi, fondamentali perché sono un modo per percepire lo stato d’animo del personaggio che in quel momento li indossa.

Ecco come Anya Taylor-Joy racconta la sua esperienza nei panni di protagonista de La Regina degli Scacchi, del cui risultato – meritoriamente – si dice molto orgogliosa (qui la nostra recensione).