Emis Killa invita a fare il vaccino anti-Covid ma scivola con un commento sulla candeggina

Emis Killa dice la sua sui vaccini ma si allarga troppo e finisce per fare qualche battuta infelice

emis killa passa a sony

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Emis Killa invita a fare il vaccino anti-Covid ma si lascia andare a un commento di troppo sulla candeggina, con il quale voleva rendere – forse – l’dea del tenore della disperazione del momento.

Tempo fa, Emiliano Giambelli aveva spiegato la sua maniera di usare Twitter, da tutti recepita come poco ortodossa da molti, specificando che si servirebbe del social network solo per esprimere i suoi pensieri a voce alta.

Dopo la serie di polemiche che si sono susseguite ad alcune affermazioni di natura sessista, Emis Killa batte ora l’argomento dei vaccini contro il Coronavirus e specifica di non essere entusiasta all’idea di “iniettarsi qualcosa in vena”, ma di essere assolutamente certo di doversi sottoporre alla vaccinazione.

“Riguardo al “vaccino si / vaccino no” contro il covid: non che io sia un amante dei vaccini, ANZI, ma d’altronde se bastassero mascherine/distanziamento/buonsenso non ci saremmo trovati in questa situazione (per due volte). Mi sa che se vogliamo tornare a vivere ci tocca”.

E aggiunge:

“Adesso non cominciamo con la solita tiritera per cui mi si dà del massone. Su Twitter penso a voce alta, e basta. Se prendessi soldi dalle case farmaceutiche verrei personalmente a forarvi gli avambracci. Personalmente sono saturo di sto periodo. Pur di tornare alla mia vita mi farei iniettare anche la candeggina”.

Tra i commenti, compaiono anche alcuni momenti di matrice negazionista, con qualcuno che nega la pandemia e il perdurare dell’emergenza sanitaria. La risposta di Emis Killa non si è fatta attendere.

“Guarda che sono vaccinato a tutto ciò e mia figlia anche, sicuramente però preferirei essere immune senza iniettarmi nulla nelle vene, penso sia un ragionamento logico, potendo scegliere”.

A settembre 2020, Emis Killa ha rilasciato il suo primo album congiunto con Jake La Furia, cogliendo anche l’occasione per scagliarsi contro i “ragazzini” che non sarebbero in grado di fare della musica fatta bene.