EMUI 11 stabile sui Huawei P40 in Cina dal 10 novembre: in Italia?

Quali sono i piani per l'update prezioso anche dalle nostre parti

EMUI 11

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Ottime notizie giungono oggi 10 novembre per i possessori dei Huawei P40 in attesa dell’EMUI 11. I top di gamma della serie (ad esclusione dunque dei P40 Lite e P40 Lite E) hanno cominciato a ricevere la versione stabile dell’aggiornamento così importante. Per l’inizio della distribuzione si è partiti dalla Cina, come accade sempre per il via a nuovi rilasci.

Solo a fine ottobre, c’era stato l’ultimo aggiornamento relativo alla situazione dell’aggiornamento EMUI 11 per i Huawei P40. Sempre in Cina, dopo la prima fase di sperimentazione in closed beta dell’aggiornamento, era stata la volta del via alla beta pubblica, alla quale avevano aderito un gran numero di utenti. Si era parlato, in quell’occasione, già di un update definitivo nel mese di novembre: detto, fatto e il rilascio asiatico è servito.

La distribuzione dell’EMUI 11 sta riguardando anche i possessori di Huawei P40 che, fino a questo momento, non hanno partecipato alla beta dell’aggiornamento. Per loro, il pacchetto sta giungendo via OTA con build 11.0.145. La versione software precedente richiesta è la EMUI 10.1.0.162. Per chi era rientrato già nel programma sperimentale, il nuovo pacchetto sarà invece identificato come 11.0.0.145: in quest’ultimo caso il precedente update propedeutico sarà EMUI 11.0.0.126.

Dopo il grande passo compiuto in Cina, quando lo stesso aggiornamento arriverà anche in Italia? Come pure preannunciato nei giorni scorsi, l’interfaccia EMUI 11 che si accompagna ad Android 11 per i Huawei P40 top di gamma dovrebbe giungere a metà dicembre anche dalle nostre parti. La distribuzione non dovrebbe subire dei rallentamenti rispetto a questa tabella di marcia già annunciata, a maggior ragione per l’avvio del roll-out nel paese asiatico. Entro i nostri confini non ci sono dubbi sul fatto che l’update procederà prima sui dispositivi no brand e in un secondo momento, anche su quelli serigrafati degli operatori. Non resta che attendere qualche settimana.