Chiusura scuole secondarie di secondo grado, quali studenti restano a casa

Ricorso alla didattica a distanza per migliaia di alunni italiani, che proseguiranno gli studi tra le mura domestiche

Scuole secondarie di secondo grado

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La chiusura delle scuole secondarie di secondo grado è una delle misure previste dal nuovo DPCM atteso per la giornata di oggi. Il numero crescente di contagi registrati nelle ultime settimane hanno richiesto provvedimenti via via sempre più restrittivi. E tra questi immancabili anche le limitazioni alla didattica in presenza.

Il trasferimento, al momento, è orientato verso la DAD, la didattica a distanza, che coinvolgerà quindi gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Per questi ultimi si tratta sostanzialmente di un tuffo nel passato a otto mesi fa circa.

Durante la primavera questa tipologia di didattica ha permesso agli alunni di concludere gli anni scolastici e avviarsi verso gli esami di maturità. E la situazione attuale del paese richiederà sforzi analoghi in tal senso.

Scuole secondarie di secondo grado, studenti a casa: tocca alla DAD

Stando alle anticipazioni delle ultime ore, nell’attesa che arrivi la conferma dal documento del nuovo DPCM, sembra chiara la situazione che coinvolgerà le scuole secondarie di secondo grado. Gli studenti delle scuole superiori sono destinati a proseguire le lezioni tramite lo sfruttamento dei mezzi digitali. Niente didattica in presenza per loro, con quest’ultima che dovrebbe essere assicurata agli alunni fino alla seconda media.

Siamo sostanzialmente di fronte conferme ufficiali, dal momento che si tratta di quanto riportato dallo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Uno sforzo, quello richieso alle scuole secondarie di secondo grado, che prova a ridurre la pressione (e le presenze) sui mezzi di trasporto. Questi ultimi attenzionati speciali in quanto potenziali luoghi di diffusione massiccia del contagio da Covid. E saranno misure che presumibilmente si protrarranno per diverse settimane nel mese di novembre, arrivando a ridosso del mese di dicembre. Alle quali non è escluso che se ne possano aggiungere altre anche per gli studenti degli istituti di grado inferiore. Il tutto nel tentativo di evitare chiusure generali e un nuovo lockdown che rappresenterebbe una mazzata per il sistema economico italiano.