Intervista con Marco Guazzone per Con Il Senno Di Poi: “Elisa si è calata nel mio mondo con delicatezza”

OM intervista Marco Guazzone in occasione del rilascio del singolo Con Il Senno Di Poi, prodotto da Elisa

marco guazzone

Ph: Edoardo Conforti


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OM intervista Marco Guazzone in occasione del rilascio del singolo Con Il Senno Di Poi, prodotto da Elisa che lo ha arrangiato, suonato e registrato curandone tutte le fasi del processo creativo fino al missaggio finale. Il brano è disponibile in radio e in digitale, accompagnato dal video ufficiale su YouTube.

Per il testo di Con Il Senno Di Poi ti sei ispirato a “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”. Come è avvenuto “l’incontro” con Montale?
La prima volta che l’ho letto mi ha steso. Ha una semplicità nell’uso delle parole e allo stesso tempo un’intensità e un’emotività forte; è ancora più incisiva proprio perché usa parole e concetti immediati che arrivano come uno schiaffo. La bellezza e la semplicità disarmante di questa poesia mi hanno ispirato nella scrittura del testo. Volevo raccontare una cosa così intensa, come la fine di un amore, in modo intenso ma allo stesso tempo semplice.
C’è anche la speranza di incontrarsi di nuovo e se ci penso è incredibile che la canzone stia uscendo proprio in un momento in cui questa storia acquista un altro valore. Adesso siamo distanti e non possiamo viverci appieno a causa della pandemia e proprio l’attualità aggiunge un altro colore alla storia; la speranza è sempre quella di ritrovarci presto in un abbraccio.

Con Il Senno Di Poi indica spesso la speranza di correggere un errore, cosa vuoi trasmettere tu con questo titolo?
C’è malinconia; se ci pensi è curioso pensare a cosa avremmo fatto “con il senno di poi” perché è impossibile tornare indietro e cambiare il corso degli eventi. Mi viene in mente la serie Dark su Netflix: se si potesse tornare indietro non potremmo ugualmente correggere i nostri errori perché cambieremmo il corso degli eventi e non saremmo le stesse persone.
Proverei a cambiare le cose con il senno di poi, ma poi in realtà non potrei cambiare nulla perché tutto quello che ho fatto, nel bene e nel male, è esattamente quello che mi ha portato qui. C’è un po’ di malinconia ma c’è anche l’accettazione nei confronti dei momenti tristi.

Con Il Senno Di Poi è prodotto da Elisa, come l’hai conosciuta?
È una storia incredibile. Nel 2014 apro la mail e leggo una sua mail, incredulo. Mi diceva che mi aveva scoperto su YouTube e che voleva invitarmi non solo ad aprire il concerto ma anche a suonare con lei al Lucca Summer Festival. Io scelsi di cantare con lei Dancing, che abbiamo suonato insieme al piano, e lei scelse il mio brano Guasto.
Da quell’incontro, timidamente le ho chiesto di restare in contatto fino a lavorare insieme a Con Il Senno Di Poi. Lei ci ha messo mano come se fosse suo; si è calata nel mio mondo e ha avuto la delicatezza di metterci del suo ma portandolo nel mio mondo e rispettando la mia direzione musicale, elevandola. Non ha solo suonato, ha anche ricantato il brano per mostrarmi la giusta leggerezza nell’interpretare le parole; ha avuto un’attenzione ai dettagli veramente incredibile.

Ho ricevuto da te un regalo che mi ha colpito molto: una lettera scritta con un flipbook...
Sì, sono molto legato alla scrittura. Ero quello che alle medie scriveva lettere d’amore con l’inchiostro di china e ho un taccuino dove scrivo i testi; ho bisogno di scrivere su fogli, di sfogliare. Questa idea nasce da una mia passione personale, in più questo dono risponde anche a questo momento: siamo costretti alle distanze ma non dobbiamo perdere il contatto umano che può avvenire in altri modi, quando non può esserci la vicinanza fisica. Per il flipbook mi piaceva l’idea di avere tra le mani e regalare un video da sfogliare e ripercorre le immagini del video ufficiale disponibile su YouTube.

(Il flipbook è stato realizzato da Madeleine)