I Am Not Okay With This cancellata perché non era “la nuova Stranger Things”? Lo showrunner dice la sua

Jonathan Entwistle spiega i motivi che possono aver spinto Netflix a staccare la spina alla serie dopo una sola stagione

[NETFLIX]

[NETFLIX]


INTERAZIONI: 380

Sono passati ormai alcuni mesi dal momento in cui la mannaia delle cancellazioni di Netflix ha iniziato ad abbattersi su alcune delle più interessanti produzioni originali della piattaforma. Per una di queste, I Am Not Okay With This, la delusione è ancora cocente. Jonathan Entwistle, cocreatore della serie, è tornato a parlarne nel corso di una recente intervista a Insider, in cui ha rivelato lo stato della produzione al momento della cancellazione e il suo punto di vista sui possibili motivi dell’addio alla serie.

La prima stagione di I Am Not Okay With This si è conclusa con un cliffhanger concepito ad arte. Syd aveva ormai scoperto di avere dei superpoteri ed era pronta ad affrontare la figura misteriosa dalla quale era osservata già da un po’. Secondo Entwistle, quel momento avrebbe dovuto dare il via agli eventi della seconda stagione, già concepita nel momento dei primi pitch a Netflix. Avevamo in programma di rispondere nella seconda stagione a molti dei questi posti nella prima, ha spiegato Entwistle a Insider. Quando Netflix ha commissionato la seconda stagione e abbiamo avuto il via per iniziare a scriverla, ci è stato detto che sarebbe stata l’ultima. Quindi stavamo mettendo su carta un finale già programmato.

Offerta
I am not okay with this
  • Forsman, Charles (Author)

Entwistle ha continuato a spiegare come gli autori fossero riusciti a concludere la fase di scrittura nonostante le distanze imposte dalla pandemia, ma avessero iniziato a temere il peggio una volta realizzato che le nuove restrizioni avrebbero fatto lievitare i costi di una nuova stagione di 5-10 milioni di dollari. Quando passa un certo periodo di tempo oltre la data fissata per l’inizio delle riprese, tenere “fermi” gli attori costa parecchio. In sostanza Netflix diceva qualcosa come “stiamo pagando un sacco di produttori e attori perché non facciano nulla”. Eravamo bloccati dentro I Am Not Okay With This e sembrava che non avremmo mai ripreso a girare, e dato che non avevo un contratto per più progetti su Netflix la cosa mi impediva di lavorare ad altro per tutto il periodo del Covid, ha aggiunto.

Significa dunque che per I Am Not Okay With This valgono le stesse considerazioni economiche fatte per altre serie cancellate di recente, da Teenage Bounty Hunters a Glow? Anche, ma non solo. Secondo Jonathan Entwistle – ora impegnato in un reboot dell’intero universo Power Rangers – vanno considerate anche le diverse percezioni della serie. Penso che uno dei problemi che abbiamo avuto con I Am Not Okay With This fosse che, da molti punti di vista, io l’ho considerato una piccola serie, uno show di nicchia, mentre loro [Netflix] lo hanno visto come un rimpiazzo di Stranger Things. Penso proprio che al momento di fare i conti abbiano ritenuto la serie troppo costosa perché valesse la pena continuare a investirci, ha ammesso.

Fire TV Stick con telecomando vocale Alexa | Lettore multimediale
  • La nostra Fire TV Stick più venduta, ora con il telecomando vocale...
  • I dispositivi Fire TV Stick hanno molto più spazio di archiviazione...