HarmonyOS 2.0 beta per smartphone entro dicembre 2020

Gli sviluppatori dovrebbero avere accesso a HarmonyOS 2.0 per smartphone entro dicembre

HarmonyOS

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La prima apparizione di HarmonyOS (HongmengOS in Cina) risale all’anno scorso, dopo che il governo USA ufficializzò il ban nei confronti di Huawei. A settembre è stata la volta di HarmonyOS 2.0 a margine della HDC 2020: tale versione, per chi non lo sapesse, prevede per la prima volta l’adattabilità sul fronte smartphone. La società ha anche rivelato che per la fine dell’anno lancerà una versione beta test dedicata per gli sviluppatori (non a caso nelle scorse ore è emerso che EMUI 11 possa configurarsi come l’ultima release dell’interfaccia proprietaria basata su Android, prima della transizione al sistema operativo proprietario).

Come riportato da ‘gizmochina.com‘, il presidente del dipartimento Consumer Business Software di Huawei, Wang Chenglu, avrebbe lasciato intendere che l’adattamento di HongmengOS 2.0 stia attualmente procedendo molto bene e che il settore di ricerca e sviluppo è ormai pronto (entro dicembre i giochi dovrebbero essere fatti). Secondo precedenti indiscrezioni, i telefoni Huawei e Honor che funzionano su piattaforme Kirin 9000, Kirin 990 5G, Kirin 990, Kirin 985, Kirin 980, Kirin 820 e Kirin 710 verranno adattati a HongmengOS, anche se i modelli che eseguiranno EMUI 11 verranno aggiornati per primi. Wang Chenglu ha anche fatto sapere che il colosso cinese ha iniziato a sviluppare internamente HarmonyOS già da maggio 2016, quando ha delinato le possibili direzioni del mercato e della tecnologia.

Il presidente del dipartimento Consumer Business Software di Huawei ha anche affermato che in futuro, fintanto che gli smartphone e gli schermi di grandi dimensioni gireranno su HarmonyOS, i telefoni cellulari potranno essere trasformati in microfoni professionali, mentre la TV potrà fungere da lettore multimediale da poter impiegare per tagliare, sintonizzare o modificare le canzoni. Il lancio di HarmonyOS a bordo degli smartphone avverrà dapprima in Cina, anche se Huawei spingerà il sistema operativo proprietari anche in mercati diversi da quello interno, seppur in via successiva.