Il coprifuoco secondo Ornella Vanoni e il ricordo dei tempi di guerra: “Ecco cosa facevamo”

L'artista milanese si sofferma sulla misura di chiudere la città dalle 23 alle 5

ornella vanoni contro silvia romano

INTERAZIONI: 0

Il racconto del coprifuoco secondo Ornella Vanoni è simile a quello dei tempi di guerra. L’artista milanese ha voluto dire la sua sulle misure prese dal Governo, che ha disposto la chiusura totale dalle 23 alle 5 se non in caso di comprovate necessità, per motivi di salute o lavorativi.

Ornella Vanoni è voluta intervenire sui suoi social per spiegare quali siano state le condizioni del coprifuoco che ha vissuto durante la guerra: “Durante la guerra, e io l’ho vissuta, c’era il coprifuoco e sapevamo cosa bisognava fare: spegnere tutte le luci, perché il nemico non ci bombardasse, e adesso siamo in guerra”.

Per rafforzare il messaggio, l’artista ha voluto anche condividere l’immagine del Pirellone nel quale campeggia la scritta State A Casa, esattamente come nei mesi della quarantena. Ornella Vanoni aveva già parlato di quello che sta accadendo, con un laconico “mi viene da piangere”.

In queste settimane, Ornella Vanoni è tornata alla musica con una monumentale raccolta che ha voluto regalarsi per il suo compleanno. L’artista è anche tornata in studio di registrazione per il nuovo album, che ha terminato e che rilascerà nei prossimi mesi. Il disco sarà anche il seguito naturale di Meticci (Io Mi Fermo Qui, che ha rilasciato nel 2013.

Nel 2018, Ornella Vanoni è tornata sul palco del Festival di Sanremo con il brano Imparare Ad Amarsi, che ha cantato con Bungaro e Pacifico. Nell’anno successivo aveva, invece, fatto irruzione sul palco dell’Ariston per redarguire scherzosamente Virginia Raffaele, che ha spesso divertito il pubblico con la sua imitazione. Ormai storico è l’incontro con Patty Pravo, che aveva ritrovato proprio in occasione del Festival di Sanremo.

In questi anni, Ornella Vanoni si è dedicata anche alla tv, con la partecipazione – tra le altre – alla trasmissione Ora O Mai Più. L’artista lombarda aveva portato alla vittoria Paolo Vallesi, che aveva guidato durante la seconda edizione del programma condotto da Amadeus. Il successo della trasmissione dedicata alle vecchie glorie della musica – quelle che si sono perdute nella strada della gloria – ha determinato la nomina di Amadeus a direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2020.