FIFA 21 verso la next gen, il colpo di coda del campione

L'edizione di quest'anno sarà il canto del cigno su PS4 e Xbox One, nel'attesa del salto generazionale che avverrà tra poche settimane

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È stata un’attesa che si è protratta ben oltre i canonici tempi tecnici quella per il fischio d’inizio di FIFA 21. Il titolo calcistico di Electronic Arts, che normalmente prendeva posizione sugli scaffali a fine settembre, quest’anno se l’è presa comoda. D’altronde l’avvio ritardato dei campionati, dettato dalla ripartenza semi-estiva della passata stagione, suggeriva di non andare poi tanto di fretta.

Ecco dunque che le prime settimane del mese di ottobre s’infiammano grazie alle sfide del videogioco di calcio più amato dagli utenti. E a parlare sono i numeri che arrivano dal fronte economico, con la modalità principe della serie EA, Ultimate Team, che rappresenta una vera e propria miniera d’oro.

La passata edizione, in combo con quella analoga di Madden, ha fruttato al producer statunitense oltre un miliardo e mezzo in microtransazioni. Una cifra che evidenzia quanto i videogiocatori investano nelle proprie squadre digitali. E l’edizione di quest’anno non farà di certo eccezione.

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FIFA 21 dalle due anime

FIFA 21 si presenta all’appuntamento con la propria community pronto a sorprendere ancora una volta. Ma immancabilmente con uno sguardo già proiettato verso il futuro. Il capitolo approdato sugli scaffali rappresenta lo spartiacque tra l’attuale generazione videoludica e la prossima. Ed Electronic Arts non si nasconde di certo, consapevole del proprio ruolo da traghettatore verso PS5 e Xbox Series X.

La prima ottima notizia per chi acquisterà il gioco arriva proprio dalla natura cross-generazionale dello stesso. La copia PS4 e Xbox One darà infatti accesso alle edizioni PS5 e Xbox Series X senza necessità di ulteriore esborso economico. Si può quindi comodamente cominciare a giocare ora per poi proseguire su next gen non appena muniti di nuova console.

Un’opportunità non da poco per chi prevede di fiondarsi da subito sugli hardware di nuova generazione di Sony e Microsoft. E che promette scintille sotto il punto di vista tecnico, visto l’immancabile progresso garantito in termini di performance dalle piattaforme pronte a esordire nelle prossime settimane.

Campo o campetto? In FIFA 21 non fa differenza!

Ed è un FIFA 21 che non si risparmia di certo neanche sull’attuale generazione di console. Basti vedere ai numerosi passi in avanti compiuti sui diversi aspetti che vanno a comporre il gameplay. Partiamo dalla modalità per giocatore singolo, l’inossidabile Carriera, che permetterà agli utenti di vestire i panni di un allenatore/manager. Tanti gli aspetti da controllare in prima persona (e non), dalle trattative per acquisti e cessioni fino alla pianificazione degli allenamenti.

Grande attenzione è stata riposta proprio su questi ultimi, che permetteranno di portare a crescite esponenziali dei giovani talenti. A patto però di avere la giusta costanza nella cura dei giusti settaggi.

Non solo lavoro d’ufficio però per gli appassionati, che con FIFA 21 potranno anche riversarsi in strada. Il calcio underground di VOLTA torna anche nel capitolo di quest’anno, con Electronic Arts che ha deciso di puntare nuovamente su questo aspetto. Rilanciando, vista l’implementazione del comparto multigiocatore online (con sfide 5v5) che va ad affiancare la storia in single player.

Tutti aspetti importanti e che vanno a imbastire un pacchetto di contenuti indubbiamente ricco. Anche se sembra scontato dire che il piatto forte della produzione di Electronic Arts sia ormai da anni un altro.

La visione videoludica del fantacalcio

Parliamo della modalità Ultimate Team, che in FIFA 21 torna ancora una volta in tutto il suo splendore. Un filone parecchio fortunato quello scoperto da EA, che nel corso degli anni ha saputo limarne tanti aspetti. Riuscendo a calamitare senza appello le attenzioni della propria community di riferimento.

Per allestire la squadra in Ultimate Team bisognerà seguire le regole ormai incise nella pietra da anni. I collegamenti tra i giocatori beneficeranno delle compatibilità dettate da campionato di provenienza e nazionalità. Sarà la combinazione di queste caratteristiche a permettere di unire calciatori altrimenti inaccostabili se non a prezzi importanti in termini di intesa in campo.

Il tutto per andare a competere su tre diversi fronti, le Squad Battles in single player, le Rivals in multiplayer e la competizione del fine settimana, la Weekend League. Ognuna di queste avrà la sua personale classifica, da scalare per ottenere premi sempre più golosi. E che consentiranno di potenziare ulteriormente la propria squadra.

Funambolismi e pragmatismo

Pad alla mano, i feedback che arrivano da FIFA 21 sono altamente soddisfacenti. Il ritmo dell’azione è stato rallentato, con il focus che passa ora sulla costruzione della manovra. La verticalità avrà importanza, come giusto che sia, ma anche la ricerca degli spazi per vie orizzontali sarà ora un’opzione più che valida. Il tutto, combinato con le skill nei dribbling, sarà la formula per scardinare anche le difese più coriacee.

La nostra prova ha evidenziato, nelle prime battute, un’eccessiva semplicità nel segnare sfruttando i tiri in diagonale. Una problematica a cui gli sviluppatori sembrano però aver posto rimedio, con gli estremi difensori che ora appaiono più reattivi sotto questo punto di vista.

Qualche pecca c’è da segnalarla nell’ambito delle licenze, con Electronic Arts che quest’anno ha perso qualche pezzo in più del solito. Problemi relativi, dal momento che a mancare sono solo gli oggetti ufficiali legati al club (nome, logo e divise), mentre le formazioni non hanno subito svarioni di sorta.

Viene da porsi ora la domanda dell’anno: ma quest’anno dunque, FIFA o PES? La risposta non ve la diamo. A ognuno il suo!

VOTO FINALE: 9/10