Il ban USA si è fatto più che stringente nell’ultimo periodo nei confronti di Huawei per via del braccio di ferro ormai consolidato tra Stati Uniti e Cina. Di recente l’amministrazione Trump aveva intimato a molte società locali (e non locali) di continuare a lavorare con il produttore di Shenzhen, così da tenerlo ancora di più sotto scacco. Si temeva il peggio (anche un modo per svincolarsi da questa brutta situazione Huawei l’avrebbe comunque trovato, come ha sempre fatto fino a questo momento nonostante la vicenda non fosse delle più facili da gestire), ma sta giungendo adesso notizia dell’apertura di qualche piccolo spiraglio che ci lascia ben sperare per il futuro.
Come riportato da ‘venturebeat.com‘, le indiscrezioni che arrivano dal territorio cinese, e che riguardano in particolare la SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corporation) ed Intel, sono parse assai di conforto. Ambedue le aziende avrebbe in questi giorni ricevuto il nullaosta da parte degli USA per continuare a rifornire il produttore cinese di alcune parti fondamentali per la realizzazione dei propri dispositivi. La svolta non ha trovato ancora alcuna conferma, né una smentita, che lasci presagire ad un sblocco della questione, o comunque ad una diminuzione della pressione esercitata su Huawei ad opera dell’amministrazione Trump (in ogni caso vi invitiamo a prendere con le pinze le indicazioni di cui sopra, che restano ancora in attesa di conferma).
Potrebbe trattarsi di una buona premessa in direzione di una futura distensione dei rapporti che legano gli USA e la Cina, anche se è davvero presto per dirlo. Aspettiamo innanzitutto eventuali ratificazioni da parte dell’una o dell’altra fazione, così da avere idee più chiare su cui basare questo discorso. Restiamo a disposizione qualora voleste farci qualche domanda, invitandovi a fare uso del box dei commenti in basso.