Ciao di Cesare Cremonini, il nuovo singolo è un addio al passato

"Ho cercato di uscire, come sempre, dagli stereotipi della canzone pop, che per me resta uno spazio estremamente libero e creativo", racconta Cremonini. Ciao sarà in radio il 18 settembre

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Ph: Mattia Zoppellaro


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Esce Ciao di Cesare Cremonini. Il nuovo singolo del cantautore bolognese sarà disponibile in rotazione radiofonica da venerdì 18 settembre, tratto dalla raccolta CREMONINI 2C2C THE BEST OF, certificata platino.

Ciao è uno degli inediti contenuti nel cofanetto, insieme a Giovane Stupida e Al Telefono, congiuntamente a 32 singoli di successo, 18 tracce demo originali e alternative takes, 15 brani strumentali e 16 versioni pianoforte e voce.

Ciao è il terzo brano estratto dalla raccolta di successi di Cesare Cremonini, una vera e propria antologia che comprende tappe fondamentali della sua carriera e aggiunge contenuti inediti ed esclusivi. Il singolo è stato raccontato dall’artista come “la canzone con cui dico addio al mio passato” e arriva al termine di un anno particolarmente significativo nella vita di ognuno.

Il 2020, “ha spostato pesi enormi nella vita di tutti e che per me ha significato una rinascita in ambito personale”, spiega Cesare Cremonini che racconta la nascita del testo da una sensazione di imminente separazione: sentiva che presto avrebbe detto “addio” a qualcosa di ampio e di particolarmente significativo.

Ciao è una canzone per far “defluire il passato”, un saluto definitivo alle persone che ci hanno provocato solo dolore ma anche a quelle che abbiamo amato e che poi hanno lasciato la nostra vita.

Ciao” è la canzone con cui dico addio al mio passato, dopo un 2020 che ha spostato pesi enormi nella vita di tutti e che per me ha significato una rinascita in ambito personale. Il testo esce da una camera da letto per dire addio a qualcosa di più ampio, perché quando l’ho scritta sentivo che i titoli di coda erano imminenti. Una canzone come un imbuto in cui far defluire il passato. Un “Addio” alle persone che ci hanno fatto più male che bene ma anche a quelle che abbiamo amato e che ora non ci sono più. Mentre scrivevo gli interlocutori si alternavano nella mia mente come i cartelli segnaletici di una autostrada verso il futuro. Ho voluto dare voce a ciò che provavo mentre abbandonavo pezzi della mia vita per strada. 
Ed è anche per questo che “CIAO” dal punto di vista musicale è una canzone moderna, minimale ma molto potente. Mi sono divertito a vestirla con suoni analogici, che avvolgono lo spazio sonoro rendendola una canzone che vuole essere competitiva anche rispetto alle produzioni internazionali. 
Ho cercato di uscire, come sempre, dagli stereotipi della canzone pop, che per me resta uno spazio estremamente libero e creativo. Penso che dopo vent’anni di carriera, al tempo dello streaming che ha aperto nuove vie e cambiato volto al mercato della musica, la cosa più importante rimanga trasmettere l’idea che il pop sia una grande possibilità espressiva e non abbia confini. 
Ora più che mai, è importante trasmettere al pubblico, ma non solo a lui, che distinguersi ricercando la qualità e la credibilità in ciò che si fa, è sempre l’aspetto più importante nella musica come nella vita”.

Cesare Cremonini – Ciao (Peermusic Publishing, Sugarmusic)

Io te l’avevo detto
Che qui non si andava avanti
Io te l’avevo detto
E adesso è inutile pensarci
Io te l’avevo detto sì, e allora
perché non mi ascoltasti?
Quando te l’ho detto dov’eri e comunque
Se te l’ho detto era già tardi
Ora non mi ricordo
cosa mi hai risposto
Ma sono quasi certo che per te io
Fossi come un morto
Quindi fammi un favore adesso
Torna nel mio passato
E se ci riesci portami anche un bel fiore
Che il mio funerale c’è già stato
Io te l’avevo detto
Non guardare la vita degli altri
Io te l’avevo detto e adesso guarda
Vivi di rimpianti
Io te l’avevo detto molte volte, più di mille
Ma ora che posso farci?
Se vuoi te lo ridico un’altra volta
Se hai voglia di ascoltarmi
Ciao
È una parola troppo bella “ciao”
Io in questi casi preferisco “addio”
Ciao, sono felice se mi dici “ciao”
Non puoi rispondermi “ti amo”
Per dirmi “ciao”
Ma è una parola come un’altra ormai
Ciao Ciao
È una parola troppo bella “ciao”
Non puoi rispondermi “ti amo”
Ciao
È una parola come un’altra ormai
Ciao