Le cose continuano a farsi difficile per Huawei: il ban USA si fa sempre più stringente, generando effetti a catena di portate importanti. Stando a quanto riferito da ‘theverge.com‘, tra le aziende che non potranno più vendere componenti al produttore cinese figurano adesso anche Samsung e SK Hynix.
Da martedì 15 settembre, difatti, diventeranno effettive misure ancora più estreme volte a limitare ulteriormente le manovre d’azione dell’azienda di Shenzhen: il discorso adesso coinvolge le società non americane, che tuttavia adoperano tecnologie a stelle e strisce, di fare affari con Huawei senza un’esplicita autorizzazione da parte del governo USA. Un isolamento forzato quello che si sta stringendo intorno all’OEM cinese, che ha già fatto sapere che la line-up dei Huawei Mate 40 sarà probabilmente l’ultima ad utilizzare i processori Kirin (dopo di che bisognerà intraprendere altre strade, che porteranno forse a MediaTek, tra gli altri fornitori di chipset). Qualcomm, dal canto suo, è ancora in attesa di ricevere un responso da parte dell’amministrazione Trump in riferimento alla richiesta formulata circa la possibilità di vendere i propri prodotti a Huawei (non sappiamo esattamente come evolverà la situazione).
Il ban USA, a conti fatti, non sta rendendo facile la vita al produttore cinese, sempre alla ricerca di soluzioni alternative per i propri dispositivi, sia a livello hardware che software (ricordiamo che è quasi un anno che i terminali dell’OEM non possono più fare uso dei servizi Google, sostituiti dai Huawei Mobile Services in modo più che dignitoso considerato il poco tempo avuto a disposizione al produttore cinese per spingerli adeguatamente). Faremo tutto il possibile per tenervi sempre perfettamente aggiornati sulla vicenda, che speriamo non diventi insostenibile per Huawei. Voi come credete possa evolvere la situazione? Fatecelo sapere lasciando un commento all’articolo attraverso il box dei commenti in basso.
io ho comperato un huawei p 40 lite per staccarmi dai servizi pericolosi di google. il telefono mi sembra molto piu sicuro sotto tutti i punti di vista. trovo sempre infondate le dichiarazioni americane nei confronti dei cinesi che non penso che vogliano giocarsi il mercato con manovre sbagliate. meglio dare i propri dati ai cinesi che all america che ci spia da sempre.