Ritorno a scuola superiori in sicurezza, mascherine anche in aula? Il comitato riflette

Sono ore concitate per la definizione di quelle che saranno le regole da rispettare in classe, con la mascherina che potrebbe essere obbligatoria anche tra i banchi

ritorno a scuola superiori

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È una situazione al momento molto in bilico quella che riguarda il ritorno a scuola di superiori e delle scuole più in generale. La valutazione terrà conto di numerosi fattori, tra i quali non può non essere di primissimo rilievo il numero dei contagi registrati nelle prossime settimane. In seconda istanza anche la tutela dei cosiddetti lavoratori a rischio. E chiaramente anche lo sfruttamento di spazi adeguati a garantire le giuste distanze risulterà cruciale per la ripresa delle attività didattiche.

Nelle ultime ore proprio il ritorno a scuola delle superiori è stato al centro dei pensieri del Comitato Tecnico Scientifico. Il tentativo è quello di trovare la giusta quadra tra ripristino delle normali attività e tutela di studenti e personale scolastico.

Ritorno a scuola delle superiori, scelta la cautela massima?

L’idea è quella di riportare gli alunni in classe, per quanto riguarda il ritorno a scuola delle superiori, con l’utilizzo delle mascherine anche una volta giunti al banco. Precedentemente si ipotizzava che queste fossero obbligatorie solo durante gli spostamenti nei corridoi, in entrata e in uscita o quando comunque il distanziamento interpersonale scendeva sotto la soglia minima di sicurezza. È chiaramente un’idea, per l’appunto, in fase di valutazione, con le decisioni che verranno prese valutando attentamente ogni fattore.

Quello che sembra certo è che una disposizione del genere sia orientata solo all’ultimo ciclo di studi antecedenti quelli universitari. Dovrebbero essere salvi gli alunni di scuole elementari e medie, sebbene in questo caso la attenzioni sulle distanze interpersonali necessarie siano ancora maggiori. C’è da tutelare la salute, ma anche l’aspetto psicologico non è da meno, soprattutto per quanto concerne la fase pre adolescenziale.

Nel frattempo resta da capire come opereranno le regioni, con alcune che mostrano le proprie preoccupazioni su diversi fronti. Innanzitutto la gestione dei test sierologici e l’assunzione di personale, tra docenti e collaboratori. Poi, ancor più importante, la gestione dei trasporti, con i mezzi pubblici che vedranno contingentati i passeggeri trasportabili su bus e metro. I prossimi giorni risulteranno cruciali per la definizione della scena scolastica italiana.