Dovranno rispettare la quarantena obbligatoria i residenti in Campania e Sicilia di ritorno da una vacanza all’estero. Nel caso della regione governata da De Luca non ci sono distinzioni specifiche sul luogo di provenienza, per l’ente locale guidato da Musumeci invece si. Chiariamo dunque le ultime inderogabili condizioni di rientro per chi si è concesso qualche giorno o più di vacanza al di fuori dei confini nazionali.
Quarantena obbligatoria in Campania
Sono ben precise le regole della quarantena obbligatoria in Campania e soprattutto hanno effetto immediato dallo loro promulgazione della relativa ordinanza avvenuta nella serata di ieri 12 agosto.
In pratica chiunque tornerà da un viaggio all’estero, a partire da subito e da qualsiasi paese, dovrà rispettare proprio la quarantena obbligatoria presso il proprio domicilio. L’osservanza della nuova regola durerà 15 giorni o comunque terminerà nel momento in cui, dopo il tampone obbligatorio, sarà dimostrata la non positività al Covid-19. Il rientro dovrà comunque essere segnalato alle autorità locali e sanitarie.
Quarantena obbligatoria in Sicilia
Si dovrà osservare anche la quarantena obbligatoria in Sicilia ma secondo regole meno stringenti di quelle previste in Campania. In particolare, saranno tenuti ad osservarla solo i viaggiatori provenienti da Malta, Grecia e Spagna. Almeno per il momento, questa è appunto la decisione del governatore Musumeci.
Al rientro, i residenti in Sicilia avranno anche l’obbligo di registrarsi sul portale www.siciliacoronavirus.it e contestualmente, contattare anche il proprio medico di base. Sarà il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale a mettere in pratica la procedura di sorveglianza sanitaria.
Presto anche altre regioni faranno le stesso?
Dopo la Campania e la Sicilia, altre regioni potrebbero adottare la stessa misura. A dire la verità anche in Puglia il governatore Emiliano ha previsto la quarantana obbligatoria per chi proviene sempre da Malta, Spagna e Gracia. La risalita nella curva dei nuovi positivi Covid-19 potrebbe spingere tanti rappresentanti degli enti locali verso l’amara decisione in questa strana estate 2020. Non mancheranno nuovi approfondimenti in proposito.