Sarri si gioca tutto in una partita. La sfida contro il Lione deciderà il destino di Sarri sulla panchina bianconera. Le ore delle vigilia sono ad alta tensione per Sarri che pure tenta di ostentare sicurezza sul proprio futuro.
Se la Juventus dovesse fallire l’ingresso nella Final Eight di Champions, la dirigenza potrebbe decidere di interrompere bruscamente la collaborazione con Sarri. Il tema è stato trattato ampiamente nella conferenza stampa pre-gara durante la quale Sarri si è appellato alla saggezza dei vertici bianconeri.
Ma l’ossessione Champions e l’ennesimo fallimento, ancora più clamoroso di quelli del suo predecessore Allegri, potrebbero stravolgere il futuro di Sarri e della Juventus innescando un clamoroso valzer di panchine sull’asse Torino-Milano: Allegri all’Inter, Conte alla Juventus, Sarri a casa.
Incubi da fantacalcio, ma una clamorosa eliminazione contro il Lione potrebbero trasformarli in una tremenda realtà per Sarri che – pur vincendo il nono scudetto consecutivo – non ha mai totalmente convinto l’ambiente bianconero.
Certo la vittoria è l’unica cosa che conta in casa bianconera; ma a Sarri – che pure ha vinto – era stato chiesto un salto di qualità sul piano del gioco. Un target miseramente fallito in una stagione comunque anomala. In molti tratti del campionato, Sarri ha portato a casa il risultato più che con il gioco, grazie all’altissima qualità di solisti come Ronaldo. Può bastare a dominare in Italia, ma in Europa la storia è ben diversa.
D’altro canto, era chiaro tanto a Sarri quanto alla Juventus che il vero banco di prova della stagione sarebbe stata la Champions. Un’eliminazione agli Ottavi sarebbe un disastro tecnico e sportivo; metterebbe in discussione Sarri ma anche chi l’ha messo sulla panchina più rovente d’Europa.
Tutto in una notte dunque. Meravigliosa drammaticità dello sport dove il passato non esiste, ma conta solo l’orizzonte di una partita dentro-fuori e senza appello per Sarri.