Il padre di Britney Spears risponde al movimento #FreeBritney: “Complottisti che non sanno nulla, sono affari privati”

Il padre di Britney Spears contro il movimento #FreeBritney che chiede la fine della tutela giuridica per la popstar: "Sono teorici della cospirazione"


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Finito nel mirino di coloro che da tempo chiedono la libertà per Britney Spears, il padre della popstar nonché suo tutore legale Jamie Spears ha definito il movimento virale #FreeBritney uno “scherzo”.

Nel 2018 l’uomo è diventato responsabile del regime conservatorio al quale è stata sottoposta Britney Spears in seguito ad un anno terribile, il 2017, in cui ha affrontato una profonda depressione che ha necessitato di cure cliniche. In tutti questi anni, suo padre ha potuto incidere su ogni aspetto della sua libertà, anche professionale e finanziaria. Nel settembre 2019, ha ceduto il ruolo a Jodi Montgomery a causa di “motivi di salute personale“. Ma la situazione di Britney Spears resta quella di una donna che non può prendere autonomamente decisioni sulla sua vita e sulla sua professione, disporre come crede delle sue libertà personali, decidere della sua salute, dei suoi rapporti, né adoperare liberamente il suo patrimonio.

Il movimento #FreeBritney chiede da anni che Britney Spears possa tornare finalmente ad avere il pieno controllo sulla propria vita: madre di due bambini, ha continuato a pubblicare album e a lavorare in tutti questi anni con le sue residency a Las Vegas, convive con il compagno Sam Asghari e i suoi problemi di salute mentale sembrano ormai superati. Ma la tutela a cui è sottoposta è ancora in piedi e suo padre Jamie ne difende l’utilità. Secondo Page Six, Jamie Spears ha bollato il movimento #FreeBritney come un gruppo di complottisti che non ha elementi per giudicare la situazione.

Tutti questi teorici della cospirazione non sanno nulla. Non hanno la minima idea. Spetta al tribunale della California decidere cosa è meglio per mia figlia. Non sono affari di nessun altro.

E alle accuse di chi sostiene che abbia rubato denaro alla figlia potendo disporre del suo patrimonio, ha replicato seccamente:

Devo riferire ogni anno di ogni centesimo speso in tribunale. Come diavolo avrei potuto rubare qualcosa?

Ha anche aggiunto che molti fan della figlia si sono spinti a perseguitare lui e la sua famiglia con minacce di morte:

È orribile. Non vogliamo questo tipo di fan. Amo mia figlia. Adoro tutti i miei figli. Ma questi sono affari nostri. È un fatto privato.

Difficile sostenere che una vicenda simile, che dura ormai da oltre dieci anni e riguarda una delle popstar di maggior successo nella storia della musica sia solo un fatto privato, soprattutto perché la sofferenza di Britney Spears in questa situazione è certamente innegabile.

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