Come il finale di The 100 risponderà a molte domande e cambierà il modo di guardare la serie

Il finale di The 100 cambierà radicalmente il nostro modo di vedere l'intera serie tv: parla lo showrunner Jason Rothenberg

finale di The 100

INTERAZIONI: 549

Il finale di The 100 non solo chiuderà un cerchio, ma permetterà al pubblico di trovare (finalmente) risposte alle tante domande sollevate nel corso di questi anni.

Lo showrunner Jason Rothenberg ha discusso del modo in cui si concluderà la serie, che attualmente è in onda con la settima e ultima stagione sulla rete CW (in Italia arriverà prossimamente). Inoltre, un prequel di The 100, dopo essere stato lanciato durante un episodio, è già in fase di sviluppo e potrebbe diventare una serie – se la CW deciderà di ordinarla.

Parlando durante il panel virtuale del Comic-Con@Home, Rothenberg ha confermato che gli episodi finali risponderanno ad alcune domande lasciate in sospeso nel corso delle stagioni – inclusa una certa questione riguardante il bunker che abbiamo visto nella stagione 4, e perché era vuoto. Quel luogo è stato poi utilizzato da Octavia e i diversi membri del clan per sopravvivere all’imminente apocalisse.

Abbiamo iniziato la stagione volendo assicurarci di non lasciare niente in sospeso. Ciò vuol dire che certe domande irrisolte troveranno risposta. Perché il bunker era vuoto quando è stato aperto nella quarta stagione? È una domanda a cui ho sempre voluto – e volevo – rispondere quest’anno.

Ha poi aggiunto: “La fine di una storia è la morale di quella storia e noi volevamo davvero dire qualcosa con questa stagione, ovvero: penso quando le persone arrivano alla fine e vedono come la storia si conclude, forse vedranno l’intera serie in modo diverso. Non stiamo solo dicendo che le persone sono terribili e faranno di tutto per proteggere i loro cari e uccidere chiunque stia prendendo le loro cose, che purtroppo è una grande parte della natura umana. Con ciò, stiamo facendo una specie di dichiarazione.”

Alcuni membri del cast, presenti al panel virtuale, hanno poi parlato dei loro rispettivi personaggi e del percorso intrapreso fino al finale di The 100.

Secondo Lindsay Morgan, Raven è sempre stata la “coscienza” dello show, ma in questa stagione ha attraversato una crisi nel momento in cui ha causato la morte di diverse persone. In precedenza, Raven non aveva problemi a rimproverare gli altri per le scelte che compivano. Ora che anche lei si trova nella stessa posizione, riesce a capire e comprendere le loro motivazioni.

L’arco narrativo di John Murphy è sempre stato quello di sopravvivere per sé. Stando alle parole di Richard Harmon, in questa stagione abbiamo visto quella parte di Murphy che non ci aspettavamo. “È passato dall’essere un casinista a un ruolo da leader.” Ci sono volute sette stagioni (e centinaia di anni) ma Murphy ha finalmente iniziato ad abbracciare il suo eroismo.

“Quest’anno è stato divertente interpretare una versione più attuale di se stessa. [Octavia] è stata in grado di utilizzare gli strumenti che Bellamy le ha insegnato sull’essere genitori”, ha dichiarato Marie Avgeropoulos, riferendosi al periodo in cui Octavia ha cresciuto Hope nello Skyring.

Tasya Teles, invece, ha anticipato che Echo continuerà a scoprire se stessa. Dopo essere stata una nemica per lungo tempo, alla fine si è affezionata al gruppo. Con Bellamy apparentemente morto, Echo è da sola. “La sua più grande sfida è capire chi è senza qualcuno da seguire”.

Ecco il panel completo di The 100: