Cos’è e come funziona il Recovery Fund ottenuto dall’Italia: risultato storico del 21 luglio

Il nostro paese è il primo beneficiario del fondo, quando arriveranno gli aiuti

Recovery Fund

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Oggi 21 luglio è giusto concentrarsi su come funziona il Recovery Fund dopo che l’Italia ha ottenuto la conferma del corposo aiuto da parte della Comunità europea praticamente all’alba, a conclusione di un summit notturno molto combattuto. Per la ripresa necessaria dopo l’emergenza Covid-19 ci sarebbero ora validi strumenti a supporto del nostro Governo e dunque a favore di tutti gli italiani.

Cos’è il Recovery Fund

Traducendo letteralmente la dicitura Recovery Fund otteniamo già una prima spiegazione puntuale della misura finanziaria. Abbiamo in effetti a che fare con un “fondo di recupero”: si tratta più precisamente di una raccolta di liquidità da parte dell’Europa. Questa è possibile con l’emissione di speciali Recovery Bond.

Il fondo per la ripresa ha le sue basi su titoli comuni emessi dall’Europa e che servono per finanziare la ripresa dei paesi maggiormente colpiti dalla dall’emergenza Covid-19, con in prima linea (purtroppo) l’Italia ma anche la Spagna.

Come funziona il Reconvery Fund e quale somma è stata stanziata

L’accordo siglato solo poche ore fa prevede uno stanziamento complessivo di 750 miliardi di euro. Di questi ultimi 390 hanno carattere di sussidio, sono appunto sovvenzioni a fondo perduto per gli Stati, mentre gli ulteriori 390 sono in realtà prestiti ma a tasso molto agevolato.

L’importante somma viene concessa a fronte del rispetto di politiche verdi, digitali ma anche di alcune raccomandazioni Ue del bimestre 2019-2020.

Quanto è stato concesso all’Italia

Ben il 28% della somma complessiva stanziata per il Recovery Fund è stata concessa all’Italia. Siamo i primi beneficiari del fondo, anche davanti alla Spagna. il Governo avrà dunque a disposizione 209 miliardi per far ripartire il nostro paese con misure in linea con le politiche su indicare.

Ma quando arriveranno i primi aiuti? In realtà le somme specifiche arriveranno solo nel secondo trimestre 2021 ma si è deciso per un loro utilizzo retroattivo anche per coprire le misure intraprese da febbraio scorso. Insomma, l’aiuto sarebbe subito a portata di tutti.

A fronte del solido aiuto, l’Italia dovrà impegnarsi nella prossima stagione politica in riforme molto importanti. Queste riguarderanno le pensioni, il lavoro, la giustizia, la pubblica amministrazione e ancora l’istruzione e la sanità.