Vasco confessa di aver pensato al ritiro e interviene sulla questione Rolling Stones contro Trump

A pochi giorni dall'anniversario di Modena Park, il Kom confessa di aver pensato al ritiro dalle scene

estate senza concerti di vasco rossi

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Vasco confessa di aver pensato al ritiro, quando ancora non aveva raggiunto il grande successo. La dichiarazione arriva a pochi giorni dall’anniversario di Modena Park, al quale Rai1 ci sta preparando con la messa in onda di diverse pillole che anticipano l’evento in onda sulla prima rete il 1° luglio.

I contenuti speciali dell’evento in onda per celebrare i primi 3 anni di Modena Park arrivano da Rimini, dove Vasco ha trascorso qualche giorno di vacanza per staccare dal lavoro e dove ha concesso l’intervista esclusiva a Giorgio Verdelli. In un’estate senza Kom, lo speciale dedicato al concerto evento del 1° luglio 2017 restituisce quindi una piccola dose di rock ai 360mila spettatori che si erano prenotati per il tour nei Festival, slittato inevitabilmente al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso.

Ed è proprio a Rimini che si sarebbero dovute tenere le prove del grande tour che avrebbe dovuto tenere a cominciare dalla data di Firenze e che è stato rimandato al 2021. Vasco ha deciso di raggiungere Rimini comunque, un po’ per scaramanzia e un po’ perché, in Romagna, si sente a casa. Da dieci anni, il Kom pernotta nella suite del Grand Hotel che era destinata a Federico Fellini, ma le sue vacanze in riviera sono iniziate ben prima, nel lontano 1985.

Vasco ha anche ricordato i momenti più difficili, quelli degli esordi, in cui il pubblico è stato particolarmente spietato. L’episodio risale ai primi live, con precisione al suo terzo concerto: “Ero uno sconosciuto e quando è così il pubblico, se va bene, è indifferente se non addirittura ostile. Ti insultano, ma vabbè lo metti in conto, quando ti tirano le cose però è diverso. Una volta c’erano questi fighetti del bar di fianco al nostro palco che facevano delle freccette di carta e me le tiravano: mi sono sentito talmente umiliato che non volevo salire mai più su un palco, volevo sparire”.

Come la storia dimostra, il rocker di Zocca non si è dato per vinto e ha deciso di affrontare la paura e di non farsi sconfiggere dal timore di non essere accettato. La voglia di stare sul palco si è quindi trasformata in una guerra contro i detrattori e contro se stesso, fino a che la battaglia non è stata vinta.

In queste ore, Vasco Rossi è anche intervenuto sul caso Trump e Rolling Stones. La band di Mick Jagger ha infatti diffidato il Presidente USA all’utilizzo della loro musica. Un caso simile era accaduto anche da queste parti e proprio per la musica di Vasco, che ne aveva impedito il suo utilizzo per meri scopi politici.