Cos’è la tassa sui conti correnti a fine giugno? Esenzioni dell’imposta di bollo

Nessuna proroga per l'imposta, diverse modalità di addebito ma condizioni identiche

tassa sui conti correnti

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In questo periodo potrebbe pesare più del previsto ma la tassa sui conti correnti a fine giugno non è altro che la già nota imposta di bollo. Nelle ultime ore, in molti si sono resi conto dell’imminente scadenza della spesa da affrontare se possessori di un conto bancario. Tuttavia siamo nella norma, anche se più di qualcuno avrebbe di certo sperato in un posticipo del pagamento dell’importo, vista l’emergenza Covid-19.

Proprio in questi giorni, la già nota imposta di bollo farà capolino seguendo diverse modalità, in base ai contratti che legano gli utenti con un qualsiasi istituto bancario. L’importo della tassa è di 34.20 euro all’anno. Alcune banche prevedono l’addebito della somma in un’unica soluzione ad inizio estate appunto. In molti altri casi invece si procede ad una rateizzazione dell’importo alla fine di ogni trimestre, dunque in quattro tranche. In quest’ultimo caso la spesa da affrontare sarebbe pari a 8.55 euro, non di più ma ulteriori ammanchi si concretizzerebbero a fine settembre e a fine dicembre.

I dettagli sulla tassa sui conti correnti fin qui proposti riguardano le persone fisiche. Nel caso di soggetti giuridici e dunque anche di imprese la spesa annuale sale a 100 euro. Anche in quest’ultimo caso l’imposta di bollo potrà essere sia impegnata in un’unica soluzione, diluita alla fine di ognuno dei quattro trimestri dell’anno.

La tassa sui conti correnti a fine giugno resta dunque qualcosa di già noto a tutti e tanto più il suo pagamento non comporterà alcuna azione da parte di un correntista. La somma per intero o frazionata sarà decurtata in automatico dal conto corrente.

Ultimi chiarimenti doverosi riguardano l’esenzione per l’imposta di bollo di cui godono comunque alcuni cittadini. Non sono tenuti a pagare la tassa sui conti correnti a giugno ma neanche in altri momenti dell’anno tutti coloro che hanno appunto un conto con giacenza media non superiore ai 5000 euro o con ISEE inferiore ai 7500 euro. Allo stesso tempo, sono sollevati dall’esborso anche le carte bancarie, anche quelle con IBAN associato e chi ha un semplice account PayPal per ricevere e inviare denaro.