Rimborsi per i concerti di Paul McCartney, la causa del Codacons contro gli organizzatori

Il Codacons annuncia un atto di citazione contro l'agenzia che si è occupata dell'organizzazione dei concerti di Paul McCartney in Italia

paul mccartney furioso

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La questione dei rimborsi per i concerti di Paul McCartney in Italia raggiunge il tribunale. L’artista si sarebbe dovuto esibire nel nostro Paese il 10 giugno a Napoli in Piazza Del Plebiscito e il 13 giugno a Lucca per il Summer Festival.

I due eventi sono stati annullati a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus che ha reso impossibile lo svolgimento di eventi dal vivo di simili portata per tutto il periodo estivo.

Molti dei concerti in programma per il 2020 sono stati posticipati al 2021, alcuni sono invece stati annullati. I due live di Paul McCartney fanno parte degli spettacoli che, al momento, non verranno recuperati il prossimo anno.

L’artista si è esposto personalmente sui social per invitare il Governo italiano a prevedere rimborsi in denaro. Al momento, infatti, sono previsti esclusivamente voucher di importo uguale a quello speso, che i fan sono costretti ad utilizzare per l’acquisito di altri biglietti. Ma Paul McCartney non ha in programma altri concerti in Italia; i fan quindi dovranno necessariamente scegliere di spendere quei soldi per assistere ad un altro concerto, di un artista nei confronti del quale non nutrono interesse magari.

Interviene allora il Codacons che annuncia una causa contro gli organizzatori dei concerti italiani di Paul McCartney, l’agenzia D’Alessandro & Galli.

L’atto di citazione è stato predisposto dagli avvocati Giuseppe Ursini e Domenico Terracino del Codacons contro l’agenzia di organizzazione di concerti D’Alessandro e Galli.

La causa si basa sull’articolo 1463 del codice civile: in caso di impossibilità di svolgimento di una prestazione di qualsiasi natura, la parte è tenuta al rimborso integrale della stessa.

Si basa anche sui principi stabiliti dalla Cassazione. Si legge nella nota del Codacons: “L’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte, quando tale impossibilità sia comunque non imputabile al creditore e il suo interesse a riceverla sia venuto meno, verificandosi in tal caso la sopravvenuta inutilizzabilità della finalità essenziale in cui consiste la causa concreta del contratto e la conseguente estinzione dell’obbligazione”.

Il Codacons quindi conferma che l’acquirente ha piena facoltà di chiedere il rimborso integrale in denaro dei biglietti acquistati per i concerti di Paul McCartney e per tutti gli altri concerti annullati.

Aderendo ai suddetti principi è evidente che l’acquirente, in caso di richiesta di rimborso per spettacoli annullati, ha pieno diritto a ricevere l’equivalente della prestazione corrisposta per l’evento soppresso, e a nulla valgono le disposizioni del Decreto Cura Italia sugli spettacoli cancellati, che cadranno inevitabilmente in Tribunale, essendo contrarie ai principi sanciti dalla Cassazione”.