PEC dal Tribunale di Napoli con contenzioso civile il 18 giugno? Malware ben occultato

Un raggiro ben architettato, tra l'altro con i nomi reali di giudice e cancelliere del tribunale partenopeo

PEC Tribunale di Napoli

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Una vera pioggia di mail PEC dal Tribunale di Napoli in riferimento ad un contenzioso civile sta letteralmente inondando numerosi studi legali del nostro paese e non solo. Si tratta di una missiva, solo all’apparenza ufficiale che nasconde, in realtà, un malware abbastanza pericoloso. Meglio stare attenti e conoscere a fondo il rischio che si potrebbe correre.

Come fa notare l’avvocato Antonino Polimeni, esperto in diritto del web attraverso il suo profilo social Facebook, la PEC in questione dovrebbe essere subito etichettata come spam per alcuni aspetti anomali ma risulta essere communique un tentativo di raggiro davvero ben fatto.

Prima di tutto l’impaginazione e lo stile della PEC del Tribunale di Napoli con annesso allegato per contenzioso civile sembrano essere quelli originali. Ci sono poi pure dei riferimenti a Console Francesca e Tirri Pellegrino che sono davvero, rispettivamente, giudice e cancelliere del Tribunale di Napoli. Eppure la missiva certificata porta con se, in allegato, solo un malware pericoloso e nulla ha a che fare con l’ente giuridico nazionale.

A guardar bene la comunicazione, dovrebbe subito saltare all’occhio che il numero di R.G. sia inverosimile e dunque solo farlocco. Proprio per questo motivo la mail, anche se aperta, dovrà essere subito cestinata. L’allegato ad essa abbinato non andrà mai aperto perché contenente un malware di tipo Trojan. Quest’ultimo potrebbe essere in grado di rubare preziosi dati personali del computer o ancora peggio password di accesso ad aree personali ed estremi per l’home banking e la carta di credito.

Appurato che l’odierna PEC del Tribunale di Napoli è solo fake e risulta essere un grave pericolo per i professionisti che la riceveranno, cosa bisgnerà fare per evitare simili pericoli in futuro? Sempre l’avvocato Polimeni, esperto di diritto del web, indica due soluzioni possibili. Il primo è quello di dotarsi, soprattutto all’interno di studi professionali, di filtri antispam e di firewell per proteggersi. Altro accorgimento forse ovvio ma che sarebbe sempre meglio ricordare: bisognerà prestare sempre attenzioni a comunicazioni che non dovrebbero riguardarci perché spesso queste contengono delle minacce.