La Festa della Musica di Roma 2020 sarà dedicata al Maestro Ezio Bosso: l’annuncio del Sindaco Virginia Raggi

Virginia Raggi ha annunciato che la prossima edizione della Festa della Musica sarà dedicata a Ezio Bosso

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La Festa della Musica di Roma sarà dedicata a Ezio Bosso. Ad annunciarlo è Virginia Raggi, Sindaco della Capitale, che ha confermato l’avvio della manifestazione dal 21 giugno. Una ricorrenza molto speciale, quella di quest’anno, che sarà uno dei primi eventi del post COVID-19 che ancora sta circolando in Italia e per il quale sono ancora in vigore delle regole da rispettare.

Nelle parole di Virginia Raggi, c’è anche il ricordo della cittadinanza onoraria, conferita al Maestro appena un anno fa:

“Abbiamo deciso di dedicare la Festa della Musica del 21 giugno al maestro Ezio Bosso, che ci ha da poco lasciato. Ci sembrava il modo migliore per rendere omaggio alla memoria di un grande artista a cui, circa un anno fa, Roma ha conferito la cittadinanza onoraria”.

Il 21 giugno si celebra il quarto anno consecutivo della Festa della Musica di Roma, che quest’anno sarà dedicata a una personalità speciale che ha vissuto una vita per le 7 note. Ezio Bosso aveva smesso di suonare già da qualche tempo, mentre aveva continuato a dirigere l’orchestra. Coloro che vorranno partecipare all’evento, dovranno registrarsi sul sito www.festadellamusicaroma.it, secondo le indicazioni che compaiono nel form di prenotazione. La partecipazione può essere anche attiva, con un’esibizione live o registrata da condividere sui social con l’hashtag #FDMRoma2020. I contributi live dovranno essere condivisi nella giornata del 21 giugno, data di inizio della Festa.

Ezio Bosso è scomparso qualche settimana fa, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della musica italiana. Amato per il suo talento ma soprattutto per la sua voglia di vivere, il Maestro si era distinto per carisma sul palco del Festival di Sanremo, nel 2016, quando si era fatto conoscere dal grande pubblico di fronte a Carlo Conti, conduttore di quell’edizione. Il Maestro aveva, in seguito, richiesto che non gli fosse richiesto di suonare il piano poiché impossibilitato da sopraggiunti problemi fisici.