Continua la nostra rubrica dedicata ai migliori film che saranno trasmessi in televisione. Una serata all’insegna della fantascienza che riesce, irrimediabilmente, a incontrare il mondo reale. Inoltre, parleremo anche di un appuntamenti in occasione del centenario di Alberto Sordi.
Tra fantascienza e realtà
Non è poi così incredibile che i film di fantascienza del passato riescano ad anticipare le strutture sociali dei nostri giorni: 2001: Odissea Nello Spazio ci ha dimostrato chiaramente come ciò che in passato era considerato qualcosa di avveniristico possa rapidamente diventare reale (basti pensare agli schermi con cui gli astronauti entravano in contatto con la Terra, proprio come una moderna videochiamata). V Per Vendetta – in onda questa sera alle 21:20 su Italia 2 – è un altro esempio: la denuncia contro il potere riconosciuto, senza paura di far valere i propri diritti. Questo film, ispirato al romanzo a fumetti di Alan Moore e David Lloyd, è ambientato in un periodo con una precaria situazione socio-politica. V, un misterioso rivoluzionario mascherato pronto a combattere contro tutti quelli che provano a mettergli il bastone tra le ruote, decide di scontrarsi contro il terribile governo autoritario. Ma chi si nasconde dietro quella maschera bianca, divenuta poi un vero e proprio simbolo anche nel mondo reale?
Una domanda rimasta inevasa durante tutta la pellicola. V potrebbe rappresentare la metaforica figura di una persona che non vuole inchinarsi e che cerca di far valere i propri diritti anche davanti a un governo che incute terrore. Questo delicato film d’azione, arricchito con effetti speciali e con dialoghi ben scritti, è riuscito a creare un simbolo: il cinema si riconferma essere un media capace di influenzare concretamente il mondo “reale”. La maschera indossata dal protagonista viene ancora oggi utilizzata dai manifestanti durante le ribellioni civili.
Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese.
Possono le intelligenze artificiali ottenere una “vera” intelligenza e coscienza? Una domanda che ingegneri, informatici e filosofi si pongono sin da quando la moderna scienza ha permesso di sviluppare queste tecnologie. Il cinema non poteva di certo restare esclusa da questa indagine, come dimostrato da Ex Machina. Il film è stato diretto e scritto da Alex Garland, il regista di Annientamento e Dredd e ottenne una candidatura agli Oscar proprio grazie a Ex Machina. Caleb Smith, un giovane programmatore, vince un concorso che permette di trascorrere una settimana presso la residenza dell’amministratore delegato di BlueBook, società per cui lavora. Scoprirà ben presto che l’abitazione è un laboratorio in cui Nathan Bateman sta conducendo degli studi per sviluppare una macchina umanoide dotata di un’intelligenza artificiale molto avanzata. Caleb dovrà compiere il Test di Turing, per capire se quell’essere sia effettivamente dotato di intelligenza e coscienza. Il giovane, parlando con la macchina, scopre che quel “robot” è incredibilmente simile a un essere umano.
Ex Machina, in onda su Premium Cinema alle 21:15, mostra agli spettatori l’esatto punto in cui la scienza tocca il “disturbante”: si ha quasi paura del livello tecnologico che gli esseri creati dagli umani potrebbero raggiungere. Alex Garland decide di focalizzare la propria attenzione su una questione viva oggi, ricreando una tecnologia che è sempre più plausibile. Viene utilizzato l’“inumano” per far emergere nell’“umano” la voglia di vivere. Garland si sofferma anche sul sempre maggior poter guadagnato dai motori di ricerca e dalle grandi compagnie di informatica, che di fatto hanno in pugno diversi dati di un po’ tutti gli utenti del web.
Film con John Belushi
John Belushi riusciva a far ridere in modo intelligente, con battute mai banali e degli avvenimenti che portano sullo schermo usi e costumi del suo periodo. Prima del successo ottenuto con The Blues Brothers, divenuto un simbolo per intere generazioni grazie alla massiccia presenza di musica, Belushi, scomparso prematuramente all’età di 33 anni, aveva già conosciuto l’approvazione del pubblico in Animal House, diretto da John Landis – lo stesso che diresse i due musicisti con occhiali da sole.
Legga la recensione di Animal House su Optimagazine.
Larry e Kent, due matricole, decidono di entrare in una confraternita. Provano con gli Omega Theta Phi, in cui figurano studenti ricchi e snob, ma falliscono. Decidono quindi di seguire i Delta Tau Chi, rivali della prima fratellanza. Questo gruppo è composto da ripetenti goliardici che non si pongono limiti. Le due fratellanze si sfidano con scherzi spesso terribili: un susseguirsi di grottesche e divertenti situazioni.
John Belushi, già in Animal House, mostrò le principali caratteristiche della sua comicità: sfidare spesso le regole del buon gusto, criticando anche la società del tempo. Questa pellicola di Landis, piena di divertenti eventi, ottenne un enorme successo e spinse per diverso tempo altri registi a lavorare a lungometraggi ambientare dentro i college americani, ma i risultati non sono stati quasi mai all’altezza di Animal House, in onda su Sky Cinema Per Te 1 alle 21:15.
Auguri, Alberto Sordi
100 anni per un personaggio che riuscì a portare sul grande schermo gli usi, i costumi e i malcostumi degli italiani del XX secolo, ovvero Alberto Sordi. Per celebrare questo iconico volto del cinema, La7 ha deciso di organizzare una serata evento intitolata “100 Auguri Alberto”, che inizierà alle 21:15. A presentare questo speciale evento televisivo ci sarà Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista italiano. Per l’occasione, sarà trasmesso il documentario Siamo tutti Alberto Sordi?, diretto da Fabrizio Corallo e scritto con Giovanni Piscaglia.
Un’occasione per ripercorrere la vita privata e la carriera di una persona che è riuscita a conquistare i cuori degli italiani, regalandoci alcuni film memorabili. Nel documentario sono anche intervenuti alcuni dei colleghi di Sordi.
Ma a descrivere Alberto Sordi sarà soprattutto il suo cinema: subito dopo andrà in onda Il Medico Della Mutua, film del 1968 diretto da Luigi Zampa. Guido Tersilli è un dottore che, per motivi esclusivamente economici, decide di diventare un medico della mutua, aiutato anche dalla dolce fidanzata e dalla madre. A un certo punto si troverà davanti a un’occasione che non può di certo lasciarsi sfuggire: acquisire oltre 2.000 pazienti attualmente seguiti da un anziano medico. Per riuscirci sarà pronto a proprio tutto!
Un divertente film che riuscì a conquistare un David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Globo D’oro. Complice del successo l’ironia dei personaggi e l’interesse nell’analizzare un fenomeno sociale, ovvero una comune avidità che spinge spesso a non porsi limiti.