Da Shutter Island a Il Traditore: ecco i migliori film in onda mercoledì sera

Mercoledì sera in TV: un viaggio nella psiche di un uomo, in Shutter Island, e la storia del primo collaboratore di giustizia, ne Il Traditore

Film in TV

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Manca poco prima che le sale cinematografiche italiane riaprano nuovamente i cancelli. Nel frattempo, in televisione questa sera andranno in onda alcuni film degni di nota, tra cui Shutter Island.

Il cinema di Scorsese, tra psicologia e mistero

L’uomo estraneo alla realtà e la follia come unico mezzo per sopravvivere: sono queste le tematiche di Shutter Island, il film di Martin Scorsese – regista che nel 2007 venne inserito nella lista delle “100 persone più Influenti al mondo” dalla rivista Time e che conquistò il Premio oscar come Miglior Regista grazie al film The Departed – Il Bene E Il Male. Gli eventi narrati in Shutter Island seguono due agenti, Teddy Daniels e Chuck Aule, chiamati per risolvere la misteriosa scomparsa di Rachel Salado, paziente del manicomio criminale sull’isola di Shutter. In questo luogo emergeranno alcune imprevedibili scoperte che spingeranno i due protagonisti a intensificare gli sforzi per risolvere un mistero apparentemente senza una possibile soluzione.

Teddy, interpretato da Leonardo DiCaprio, è un personaggio di Scorsese che lotta consapevolmente per cancellare il proprio passato e cambiare la percezione degli eventi storici, creando dei fantasmi che continuano a ripresentarsi nella sua mente facendolo soffrire. Gli spettatori vengono accompagnati dal cineasta in questo percorso psicologico, in una serie di eventi che faranno emergere la vera natura delle cose. Martin Scorsese confessa che è impossibile, in molti casi, far pace con la realtà, specialmente se tormentata. Tra suspense e un finale difficilmente prevedibile, il regista cerca di completare quel discorso iniziato quando il suo cinema divenne quasi accademico: formulare un percorso diverso anche quando tutto appare come un’ordinata ripetizione. Scorsese – un indiscusso maestro del cinema – decide di condurre il pubblico verso un finale sconvolgente, in cui tutte le certezze fino a quel momento prodotte vengono smontate. Il film potrà essere recuperato questa sera, alle 21:14, su Premium Energy.

Il nuovo cinema italiano

2 Premi Globo d’oro, 7 Nastri d’Argento e 6 David di Donatello per Il Traditore, uno tra i film italiani che più hanno conquistato il pubblico durante la passata stagione cinematografica. Marco Bellocchio racconta una vicenda ambientata in Sicilia negli anni ’80. Alcune cosche mafiose danno vita a una cruenta guerra e i morti continuano ad aumentare. Tommaso Buscetta, figura di spicco di Cosa Nostra, è rifugiato in Brasile, ma le autorità locali riescono a stanarlo e e viene estradato in Italia. Il giudice Giovanni Falcone vuole una testimonianza da parte sua per cercare di sgominare l’apparato criminale mafioso. Buscetta decide così di parlare, rivelando i nomi e i rituali di Cosa Nostra, diventando il primo boss che decide di collaborare con la giustizia della storia. Bellocchio racconta alcune deposizioni che permisero alla polizia di eseguire numerosi blitz e arresti.

Il dualismo di questo film è intrinseco nella stessa storia: il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino è da sempre visto da alcuni come un “eroe” e da altri come un traditore; un opportunista o la dimostrazione del possibile riscatto umano. Non mancano i fantasmi tipici nel cinema di Bellocchio, che continuano a visitare i personaggi e a istigarli.

Ciò che è evidente in questa riuscita pellicola è che i gangster movie stanno cambiando: non viene più seguita pedissequamente la storia del criminale, dalla sua ascesa fino alla conclusione della sua esperienza malavitosa. Qui Bellocchio parte invece dalla caduta del “boss”, per raccontare quel teatro psicologico delle organizzazioni criminali in cui emergono riti tribali e brutalità. Il Traditore andrà in onda alle 21:00 su Sky Cinema Drama.

Film con un cast stellare

Quello di Ocean’s Eleven – Fate Il Vostro Gioco è un cast ricchissimo, composto da George Clooney, Brad Pitt, Julia Roberts, Andy Garcia, Matt Damon, Don Cheadle e Casey Affleck. Steven Soderbergh, dopo aver vinto un Premio Oscar con Traffic, decise di realizzare un remake di Colpo grosso (pellicola del 1960 in cui troviamo anche Frank Sinatra). Daniel “Danny” Ocean esce di prigione e decide di formare una squadra per derubare un ricco e crudele uomo – che è anche l’amante della sua ex moglie – che controlla il caveau in cui viene depositato tutto il denaro proveniente da tre casinò di Las Vegas. Il gruppo troverà una ghiotta occasione: portarsi a casa 163 milioni di dollari.

Soderbergh dirige una pellicola, in onda alle 21:25 su Rete 4, con una sceneggiatura curata nei minimi dettagli, in cui si segue l’ingegnoso e complesso piano di un gruppo di criminali, arricchito da dialoghi ironici e mai banali. L’intera pellicola è poi farcita con musica incalzante di generi diversi, dall’electronic al funky. Il regista crea alcuni spunti stilistici degni di nota, come la capacità di Rusty (Brad Pitt) e Danny Ocean (George Clooney) di dialogare solo guardandosi, spesso senza aprir bocca. Il successo di questa pellicola ha spinto la produzione a realizzare due sequel, diretti dallo stesso Steven Soderbergh, e uno spin-off, di Gary Ross.

Sono numerosi i registi che hanno deciso di affiancare il cinema e lo sport, tra cui John Huston, che utilizza il calcio, in Fuga Per La Vittoria, per narrare uno degli eventi storici che più hanno segnato l’umanità. Durante la Seconda Guerra Mondiale, John Colby, un ex giocatore della nazionale inglese e un ufficiale catturato, allena un gruppo di prigionieri dentro un campo di prigionia nazista. Karl Von Steiner, un maggiore tedesco, decide di sfidare questa squadra improvvisata. I gerarchi nazisti non sono inizialmente d’accordo, ma ben presto comprenderanno l’opportunità: sfruttare l’evento come una manifestazione di propaganda, facendo giocare la partita all’interno di un campo da calcio di Parigi. Alcuni uomini che lavorano dentro il campo, che segretamente remano contro i nazisti, decidono di organizzare un piano per far fuggire i prigionieri.

In Fuga Per La Vittoria utilizza viene utilizzato lo sport per glorificare un’epica vittoria. Il cineasta, che nel 1949 vinse due Premi Oscar con Il Tesoro Della Sierra Madre, decide di raccontare, poco prima della fine della sua carriera, la Seconda Guerra Mondiale in un modo diverso, utilizzando la retorica sportiva, e tratta un evento storico realmente accaduto a Kiev nel 1942, ovvero la cosiddetta “Partita della morte”. Nel film appare un cast con delle star internazionali, tra cui Sylvester Stallone, Michael Caine e Max Von Sydow, affiancato da veri calciatori, su tutti Pelè. Quest’ultimi offrono agli spettatori delle azioni tecniche tipiche del calcio che accrescono ulteriormente la credibilità e qualità del film.

Un film di Fellini

Suscitò numerose polemiche il film La Città Delle Donne, specialmente tra i movimenti femministi. La pellicola, diretta nel 1980 da Federico fellini, conquistò 4 Nastri D’Argento, tra cui quello per la miglior regia. In onda su Rai Movie alle 21:10, il film segue i racconti del protagonista Snaporaz, interpretato dall’alter ego di Fellini, Marcello Mastroianni. Il protagonista cerca di attaccare bottone con una donna che incontra sul treno, arrivando addirittura a seguirla quando lei scende. Si troverà così in un congresso femminista. Riuscirà a sfuggire ad alcune donne infuriate, finendo nella casa di un maschilista dal nome grottesco e inequivocabile, Katzone, un collezionista di avventure femminili che ha costruito un minuzioso catalogo di tutte le sue conquiste. Snaporaz inizierà a raccontare le sue passate esperienze con il gentil sesso, ripercorrendo le figure femminili che hanno popolato la sua vita.

Federico Fellini propone sul grande schermo immagini sempre più bizzarre, in cui appaiono diverse donne. Il cineasta esplora anche ciò che si nasconde dietro Snaporaz, che ha alle spalle un matrimonio indebolito e alcuni turbamenti sessuali durante la sua giovinezza. Nel lungometraggio è rivelata la struttura del cinema di Fellini, che si andò ad accentuare sempre più nell’ultima fase della sua carriera: il procedere per visioni. Quella realtà ripresa dal regista è quasi fiabesca e gli eventi che si susseguono sul grande schermo sono sempre più assurdi ed enigmatici.