Ellen Pompeo difende Giacomo Gianniotti e le sue critiche al razzismo negli Usa: “Porta un messaggio d’amore” (video)

"Guardate cosa è dovuto succedere perché questi quattro criminali venissero arrestati e incriminati", ha commentato Gianniotti in un video in cui invita i follower a prendere una posizione netta

Ellen Pompeo e Giacomo Gianniotti

INTERAZIONI: 1261

Ellen Pompeo ha dimostrato in più occasioni di sentirsi coinvolta dalle vicende che interessano le disuguaglianze della società statunitense. Oltre al suo impegno personale, nelle ultime ore è emerso il tentativo di difendere il collega Giacomo Gianniotti dalle critiche per una riflessione sul razzismo negli Stati Uniti e l’uso di due pesi e due misure da parte delle autorità.

“Guardate cos’è dovuto succedere”. Questo messaggio è rivolto alle persone che hanno bisogno di sentirlo, non a chi non ne ha bisogno. Vi chiedo di non essere troppo critici, perché altrimenti le persone avrebbero paura di esprimersi, e quindi resterebbero in silenzio, e il silenzio è fatale. [Giacomo] porta un messaggio d’amore, ed è questa la missione, l’AMORE, ha commentato in un post Instagram con il quale ha introdotto ai follower il videomessaggio di Gianniotti.

L’interprete di Andrew DeLuca in Grey’s Anatomy si è infatti palesato sui social dopo alcuni giorni di silenzio per commentare la situazione vissuta dagli Stati Uniti dal giorno della morte di George Floyd:

Cercherò di essere il più breve possibile, perché sono bianco e vorrei sfruttare il mio privilegio amplificando le voci delle persone di colore. Finora sono rimasto perlopiù in silenzio. Voglio dire, ho postato, ho donato, ma non mi sono fatto vedere sui social. Guardate-cosa-è-dovuto-succedere. Guardate cosa è dovuto succedere perché questi quattro criminali venissero arrestati e incriminati.

Se fosse stata una persona bianca a vedersi schiacciare il collo dal ginocchio di un poliziotto, e fosse morta, non sarebbe successo nulla di tutto questo e quel poliziotto sarebbe stato arrestato subito. […] E probabilmente non sarebbe neppure mai successo. Sono così sconvolto dal mondo, in questo momento, e in particolare dall’America, e mi sto rendendo conto di quanto duramente la comunità nera debba combattere in casi come questi perché venga fatta giustizia.

Se la giustizia fosse rapida, giusta e vera e legittima, non ci sarebbe stato e non ci sarebbe mai alcun bisogno di queste rivolte, di queste proteste. Perché un mondo in cui la giustizia è rapida è un mondo pieno di pace. Ed è quello che tutti vogliono, la pace. Tutti vogliamo vivere in pace, essere trattati equamente, avere pari opportunità. Non è che il sistema non funzioni, è che è stato costruito in questo modo, e dobbiamo cancellarlo.

Un’altra cosa di cui mi sono reso conto è che c’è una linea di demarcazione, ma non si può restare in un limbo. […] O siete con noi, con la comunità nera, o siete contro di noi. […] Non potete postare soltanto video di persone di colore che saccheggiano i negozi e selezionare nei vostri feed soltanto le cose sbagliate e poi dire “Supporto le persone nere, le vite delle persone nere sono importanti”. E non potete neanche dire “Il nostro presidente sta facendo un lavoro fantastico nel gestire questa situazione… Le vite delle persone nere sono importanti!”. Non potete fare entrambe le cose, dovete scegliere da che parte stare! […]

Lo sfogo di Gianniotti è proseguito su questi toni e si è concluso con un chiaro invito: Non potete limitarvi a non essere razzisti, dovete essere antirazzisti! La veemenza con cui si è espresso, con cui ha richiamato i secoli di storia razzista del paese e la scarsità di progressi compiuti in termini di uguaglianza, richiamano le parole pronunciate negli ultimi giorni da altre celebrità bianche, criticate per aver fatto l’opposto di quanto avessero dichiarato.

Il movimento Black Lives Matter, come altre organizzazioni con simili obiettivi, hanno chiesto infatti ai bianchi di essere alleati e amplificatori delle istanze delle persone di colore, senza però sostituirsi alle voci di chi avrebbe avuto il diritto e il dovere di raccontare le proprie esperienze in prima persona. Nonostante ciò, pare che in questo caso l’appello alla calma di Ellen Pompeo abbia funzionato, e il messaggio di Giacomo Gianniotti sia stato accolto con favore e gratitudine.