Buste gialle esplosive a Roma? Solo una vecchia mezza verità sui social

Una notizia virale che ritorna ma risale a due mesi fa e non è del tutto corretta

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Al momento c’è un reale rischio di ricevere buste gialle esplosive a Roma ma pure in qualunque altra parte d’Italia? Su Facebook, in particolar modo, un post accompagnato da foto (come quello visionabile a questo collegamento) mostrerebbe proprio un plico contenete dei pezzetti di carta che innescherebbero appunto un’splosione. Si tratta di una bufala certificata o c’è, in fondo, qualche elemento di verità nella catena?

Per spiegare al meglio la situazione, bisogna risalire a tre episodi avvenuti nel mese di marzo proprio a Roma e protagonisti, quella volta, di un audio virale in circolazione su WhatsApp. Proprio in quell’occasione OM si era occupata di chiarire la veridicità della nota vocale, riconducendola (almeno in parte) a quanto accaduto a tre persone residenti proprio nella Capitale, destinatarie di lettere davvero pericolose perché contenenti dei pezzi di carta innescati con polvere pirica. Il messaggio virale di circa due mesi fa faceva dunque leva su quanto accaduto realmente nel Lazio ma in ogni caso non presentava prove certe di un rischio reale per il resto della popolazione, visto che l’azione intimidatoria portata avanti da qualche criminale sarebbe potuta essere, appunto, mirata.

Considerando quanto accaduto nel recente passato, la qustione delle buste gialle esplosive a Roma proprio in questo mese di maggio ha invece un fondo di verità? Il post in questione ha cominciato a rigirare su Facebook nelle ultime ore e ben pochi hanno fatto caso alla sua data di pubblicazione che di fatto risale al 7 marzo. Va dunque precisato che, almeno al momento di questa pubblicazione, non ci sono stati nuovi casi accertati di recapito di missive pericolose.

In questo periodo di giustificati allarmismi per altre questioni magari legate alla pandemia Covid-19, sarebbe il caso di evitare la condivisione social di notizie non verificate: queste contribuiscono solo al panico generale e alla disinformazione.