Dal 18 maggio potrebbe non volerci più l’autocertificazione per giustificare determinati tipi di spostamenti, e probabilmente sarà consentito incontrare gli amici, fino a questo momento non riconosciuti come congiunti. Come riportato da ‘lastampa.it‘, il Dpcm in vigore dal 18 maggio sancirà anche la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti. Non si esclude anche il via libera ai soggiorni nelle seconde case, ammesso che si trovino nella stessa regione di residenza.
Per spostarsi in altre regioni probabilmente bisognerà attendere il 1 giugno, con scambi inter-regionali solo tra territori in cui il picco epidemico è sotto controllo (Lombardia e Piemonte restano le regioni ad oggi più colpite dal Coronavirus). Intanto sono arrivate anche le linee guida Inail e dell’Istituto Superiore di Sanità per quanto riguarda le regole da seguire per la aperture dei ristoranti, interamente votate al distanziamento sociale, che resta la base da cui ripartire per riavviare l’economia italiana e tenere a bada i contagi.
Dal 1 giugno, con ogni probabilità, si potranno raggiungere le spiagge, a patto che le file di ombrelloni vengano distanziate tra loro di almeno 5 metri (4 metri e mezzo sarà la distanza da rispettare tra un ombrellone ed un altro). I lettini e le sdraio (che dovranno essere disinfettanti ad ogni cambio di utente), se non sotto l’ombrellone, dovranno distare l’uno dall’altro almeno 2 metri (ad eccezione dei membri della stessa famiglia o coabitanti). Bisognerà preferire la prenotazione obbligatoria per evitare assembramenti, magari suddivisa per fasce orarie. In ogni caso, dal 18 maggio dovremmo dire addio all’autocertificazione che ci ha accompagnati per tutta la durata della fase 1 e per questa prima parte della fase 2 (dal 4 al 18 maggio). Tra meno di una settimana, se tutto procede come deve (lo sguardo dovrà sempre essere solerte alla curva epidemologica), potremmo anche far visita agli amici, oltre che ai congiunti.