Le amare parole di Ultimo tra i concerti rimandati al 2021 e il Governo che non dà peso alla musica

Tra l'amarezza per i concerti da rimandare, un messaggio anche al Governo: "Poi però ci chiedono di cantare su Instagram o in qualche trasmissione per alleviare il dolore alla gente"

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Oggi Ultimo avrebbe dovuto iniziare le prove per il tour negli stadi ma i concerti verranno sicuramente rimandati. A quando? Forse al 2021.

L’annullamento degli eventi negli stadi (15 in totale nell’estate del 2020) non è ancora ufficiale ma ormai è impensabile ipotizzare che i live estivi si possano svolgere, che siano quelli di Tiziano Ferro, di Cesare Cremonini o di Ultimo.

Numerosi i fan che chiedono informazioni sui concerti estivi per i quali non è ancora stato comunicato nulla. Tra questi ci sono anche i fan di Ultimo, in attesa di sapere che fine faranno i biglietti già acquistati mesi fa.

Ultimo oggi interviene sui social per chiarire dubbi e perplessità e per rispondere alle tante richieste di informazioni sui concerti estivi. Con estrema sincerità lo dice: non sa nulla.

C’è effettivamente un ritardo nella comunicazione; questo ritardo però non dipende né da lui né dal suo staff: è il Governo che tarda a dare comunicazioni a proposito del futuro dell’attività live già programmata. Bisogna aspettare. Quanto tempo? Non si sa.

Ultimo allora scrive sui social ciò che sta vivendo e dà qualche anticipazione a proposito del suo immediato futuro sul palco: nell’estate 2020 non ci salirà; il tour verrà rimandato, probabilmente al 2021. Per le nuove date bisogna aspettare.

Il tour sarà rinviato, probabilmente al 2021, ma il motivo di un ritardo della comunicazione non dipende né da me, né dalla mia agenzia dei concerti. Dipende dal governo che forse non dà il giusto peso ed importanza alla musica e all’arte in generale, scrive.

Inevitabile un riferimento al Governo che sembra sottovalutare ogni attività legata all’arte, inclusa la musica dal vivo. Non solo la scarsa attenzione nei confronti dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo ma anche la scarsa attenzione nel comunicare il da farsi per quel che riguarda i concerti già fissati.

Ultimo, allora, aggiunge un messaggio rivolto a chi guida il Paese in cui spiega perché non ha fatto dirette per cantare con i fan, perché non ha preso parte ad iniziative benefiche e trasmissioni TV:

Poi però ci chiedono di cantare su instagram o in qualche trasmissione per alleviare il dolore alla gente, ma noi siamo la gente, almeno io mi colloco tra voi, tra noi. Non canterò in qualche diretta o in qualche trasmissione per dimostrare quanto sia bella la musica che unisce le anime nostre. No. È una scelta menefreghista? No. Il contrario. Io credo nel silenzio di chi sa aspettare.  Non ho bisogno di ricordarvi che esisto con qualche video o foto postata”.

Oggi avremmo dovuto iniziare le prove per i 15 stadi. Questa situazione ha spazzato via ogni nostra ambizione. Sono stato un anno a prepararmi fisicamente, mentalmente e vocalmente. Ora? 

Ora si parla di distanziamento sociale e numeri contingentati. Argomenti così crudi. 

Ricevo molti messaggi sul fatto che io non mi esponga sulla faccenda, in effetti avete ragione. 

Io non so fare quello che vi supplica di indossare la mascherina o di stare attenti ai contatti fisici. Per quello ci sono già troppi a farlo in tv ed io non ho le carte in regola per poter risultare credibile dicendolo.

Il tour sarà rinviato, probabilmente al 2021, ma il motivo di un ritardo della comunicazione non dipende né da me, né dalla mia agenzia dei concerti. Dipende dal governo che forse non dà il giusto peso ed importanza alla musica e all’arte in generale.

Poi però ci chiedono di cantare su instagram o in qualche trasmissione per alleviare il dolore alla gente, ma noi siamo la gente, almeno io mi colloco tra voi, tra noi. 

Non canterò in qualche diretta o in qualche trasmissione per dimostrare quanto sia bella la musica che unisce le anime nostre. No.

È una scelta menefreghista? No. Il contrario.

Io credo nel silenzio di chi sa aspettare. 

Non ho bisogno di ricordarvi che esisto con qualche video o foto postata. 

Io sono a casa mia e scrivo, perchè è quello che so fare… e scriverò finché le parole si faranno pescare dentro me. 

L’unica cosa che mi sento di dirvi da ragazzo di 24 anni è quello di fare ciò che voi ritenete giusto. Non so quando supereremo questa fase. 

So che questo è il momento per chiudersi un po’ dentro di noi e chiederci quelle cose che forse fanno male, ma ci faranno crescere… qualsiasi età abbiamo.

A 15 anni ho scritto in Giusy, che dal dolore si può ricominciare… e allora mi affido a lui e penso: RICOMINCEREMO